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Elezioni e coalizioni. Quelli che non ci cascano più
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- Pubblicato Venerdì, 18 Gennaio 2013 12:43
Politica e matematica. Ogni coalizione ha un suo perché, ma la spiegazione più che logica, è matematica.
La data delle elezioni si avvicina e vecchi poteri si ricoalizzano, si riappacificano in vista del risultato da ottenere.
Per sedere in Parlamento alla Camera il tetto di sbarramento da superare, per una lista non collegata ad alcuna coalizione, è del 4 %, in caso di coalizioni è del 10%.
Al Senato il tetto da superare per una lista non coalizzata è dell’8%, in caso di coalizione molto di più: 20%.
Sondaggi. Oggi, stando ai sondaggi Swg per Agorà, i numeri dicono questo:
Pd: 28,8% (-1); Pdl: 17,7% (+2); Movimento 5 Stelle: 16,8% (+0,9); Lista Monti: 8,6% (-0,2); Lega Nord: 5,4% (-0,7); Rivoluzione Civile: 5,4% (+0,9); Udc: 4,1% (+0,1); Sel: 3,8% (-0,6)
A salire nei sondaggi, in virtù della crescente insofferenza dell' elettorato per la vecchia politica, sarebbero la lista civica di Antonio Ingroia ed il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
La lista di Ingroia in tre settimane nasce e supera Sel di Nichi Vendola, coalizzato con PD al quale sembrerebbe aggiungere altro calo di consensi in un quadro molto distante dal giorno della vittoria di Bersani alle primarie del suo partito.
Il centrosinistra, infatti, è in flessione scivolando al 33%, mentre il centrodestra è dato oggi al 27,2% con neanche sei punti di vantaggio, roba che per chi può... si recupera in una settimana di apparizioni tv.
S.T.