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La crisi ? Ci pensi una guerra
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- Pubblicato Martedì, 22 Gennaio 2013 16:55
Italia - Dopo le indimenticabili "Missioni di Pace” quando un ex Ministro della Difesa del calibro di Ignazio La Russa ci preannunciava l'arrivo a Ciampino delle salme di nostri giovani militari, quindi il loro trasferimento al Celio prima dei funerali di Stato presso la Basilica Santa Maria degli Angeli a Roma, secondo un copione insopportabile e ripetitivo, mentre le notizie di nuovi cadaveri o feriti gravi cominciavano ad aver meno enfasi o forse solo a non più trapelare, ecco che per il rotto della cuffia il Governo uscente lancia il nuovo impegno bellico, la nuova guerra, stavolta "logistica": "con il preventivo via libera del Parlamento, l'Italia interverrà in Mali con una missione di supporto logistico che prevede l'impiego di 2 aerei C-130 e 1 aereo Kc 767 per il rifornimento in volo". Queste le parole del Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola nella Sala del Mappamondo a Palazzo Montecitorio dinanzi alle Commissioni degli Esteri e della Difesa di Camera e Senato.
Il Ministro degli Esteri uscente, Giulio Terzi "si è trovato" così a comunicare alla stampa il sostegno logistico italiano all’intervento francese in Mali, con la messa a disposizione della base militare ubicata in Sicilia, iniziativa bellica presa grazie all' appoggio della maggioranza dei nostri parlamentari senza alcun distinguo tra centrodestra e centrosinistra.
La guerra del Mali è un conflitto locale in cui il governo del Mali combatte ribelli maghrebini.
Gli aerei impiegati, a partire da oggi fino a data da destinarsi, sono "soltanto" due C-130 Hercules e un kc 767. Il primo è un aereo tattico militare, in forza all' aeronautica militare degli Stati Uniti, come pure all' aeronautica militare italiana. Sono circa 40 i modelli e le versioni del C-130 attualmente disponibili. In Italia, "il C-130 è stato coinvolto nel famoso scandalo Lockheed. Infatti l'Hercules, considerato eccessivamente costoso e inadatto alla difesa nazionale da parte degli ufficiali dell'Aeronautica Militare che lo avevo valutato, ma venne comunque acquistato in seguito alla corruzione mediante tangenti."
Marco Ferrara