DDC

DovereDiCronaca®

Renzi rilancia Leopolda. Letta: troppi stop and go - Quale PD - l'Unità

Renzi rilancia Leopolda. Letta: troppi stop and go - Quale PD - l'Unità

9 luglio 2013

A - A
Partito democratico in fermento. Oggi alle 12 Goffredo Bettini presenta un documento sul Pd alla Sala Capranichetta in Piazza Montecitorio a Roma mentre Matteo Renzi tiene ancora banco sui media. Dopo una lunga intervista a l'Unità nei giorni scorsi oggi ripete di essere pronto a scendere in campo come segretario, dice che tanti amministratori e cittadini glielo chiedono, prende le distanze da D'Alema e annuncia: il 27 ottobre ci sarà la 'Quarta Leopolda', la convention fiorentina nell'ex stazione che nel 2011 battezzò i rottamatori e nel novembre 2012 fu la molla per lanciare l'ultimo sprint in vista delle primarie contro Bersani. Fassino lo considera un segno del rinnovamento della politica mentre interviene anche il premier Enrico Letta: troppi «stop and go». E avverte: quanto avvenuto per l'elezione del presidente della Repubblica (ricordiamo i 101 franchi tiratori che impallinarono la candidatura di Prodi) è per il partito «un punto di non ritorno e un monito».

Segretario-candidato premier? Verso lo stop all'automatismo[1]

Epifani, «Troveremo una linea condivisa»: VIDEO[2].

Congresso Pd, le regole. Renzi decide a settembre di S. Co.[3]

E stamattina Piero Fassino, neo presidente dell'Anci, ad Agorà Estate non risponde direttamente se Renzi debba candidarsi alla segreteria ma conferma di vedere di buon occhio il suo omologo di Firenze: «Penso non ci sia contraddizione tra un premier forte e un segretario altrettanto forte e espressione di una generazione nuova». «Io suo sponsor? Renzi è una personalità del Pd che non ha bisogno di testimonial o padrini, interpreta una domanda di rinnovamento diffusa nel Paese, ha una popolarità molto ampia e penso sia una risorsa importante per il partito. Spesso si dice che la politica non è in grado di rinnovarsi, Renzi è la dimostrazione che non è così. A questo punto è importante che Renzi dica anche quali sono i suoi programmi». Fassino elogia anche Enrico Letta: «Il governo sta facendo bene, settimana dopo settimana acquisisce credito non solo sul fronte interno».

Quanto a Enrico Letta, in un'intervista alla rivista Arel dice: «Quello del Pd è un progetto straordinario, unico, che in questi anni però ha vissuto troppi stop and go: giorni esaltanti sporcati da delusioni amare, docce fredde solo parzialmente ricompensate da formidabili occasioni di partecipazione e democrazia». Il premier commenta: «Quanto avvenuto per l'elezione del Presidente della Repubblica, lo scorso aprile, costituisce a mio parere un punto di non ritorno. Si sono messe a repentaglio - avverte il presidente del Consiglio - le nostre stesse ragioni fondative, si è contaminato un momento solenne come la scelta della prima carica dello stato con piccole contese interne o calcoli personalistici». «Confido - dice allora Letta - che l'esperienza serva a tutti come monito. Così come confido che la partita congressuale alle porte si riveli aperta, franca, costruttiva. Il Partito democratico, per la sua stessa fisionomia di grande e plurale forza riformista, può e deve essere un elemento di stabilità della politica italiana, non un catalizzatore del caos e della frammentazione».

Tornando al sindaco di Firenze, Renzi racconta che «tanti amministratori, tanti sindaci, tanti militanti ripongono nel Pd le loro speranze. E chiedono a me di mettermi in gioco», definisce le correnti «simboli di un partito che non esiste ma resiste» e sul suo futuro dissente apertamente da D'Alema: «Parte dal presupposto che non devo fare il segretario. Ma non devo fare neanche il sindaco. Devo fare tra qualche anno il candidato premier designato dal partito. Per questo immagina Strasburgo come luogo dove acquisire esperienza internazionale. Mi piace pensare che sia un ragionamento serio e non lo considero un trappolone. Semplicemente non sono d'accordo: non faccio questa battaglia per sistemarmi da qualche parte. Ma per affermare una diversa idea d'Italia».

...leggi tutto.

Rubriche