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Pd, perché vogliamo un congresso senza leader

Questo venerdì alle 15 si tiene a Roma, `nella sala Conferenze di piazza Montecitorio 123/a, un interessante incontro organizzato da sette associazioni legate al centrosinistra: Lavoro Welfare, Laboratorio Politico, Politica e Società, Cristiano Sociali, Bruno Buozzi, Ares e Benvenuti in Italia. Il titolo dell`iniziativa è dedicato alla "Costituente delle Idee", sottotitolo: il futuro del riformismo, costruire la sinistra plurale. L` appuntamento si propone di intervenire nel dibattito in corso nel Partito democratico in vista del congresso. 

Questa iniziativa è stata preceduta da un seminario di preparazione, il 10 giugno scorso e, ancor prima, dalla presentazione di un ordine del giorno alla Direzione Nazionale del Partito democratico del 4 giugno, firmato da alcuni promotori dell`iniziativa di oggi. In esso si chiedeva di sviluppare un`ampia iniziativa di consultazione da far partire dal basso, per dare avvio alla "Costituente delle idee" con l`obiettivo di privilegiare finalmente una discussione sui programmi e non sui leader da votare. 

Si chiedeva di analizzare il ruolo del Partito Democratico nell`attuale fase politica italiana ed europea e sul suo essere partito unitario e plurale, popolare e partecipato, aperto alla società e rinnovato. In particolare sottoporre alla discussione i temi del lavoro, dello sviluppo sostenibile e della difesa e qualificazione del welfare, sui quali esercitare una pressione nei confronti del governo; di aprire un confronto sulle riforme istituzionali e l`etica pubblica, l`unione politica ed economica dell`Europa e la casa comune dei riformisti e dei progressisti europei. Inoltre, nell`ordine del giorno, abbiamo proposto che per decidere su temi quali la forma di governo e sulla legge elettorale, si svolga entro il mese di settembre un referendum tra gli iscritti e gli elettori inseriti nell`Albo delle primarie del centrosinistra. 

Questa impostazione verrà riproposta al seminario di oggi e troverà un suo arricchimento nel corso della discussione. La nostra iniziativa capovolge, dunque, l`andamento attuale del dibattito: noi non vogliamo rispondere alla domanda: "con chi stai?" ma a quella che chiede: "quali idee condividi?". 

Siamo tutti stanchi delle guerre di posizionamento decise da gruppi ristretti ed autoreferenziali. Personalmente non ho nessuna avversione per le correnti, purché siano a statuto democratico e con un preciso regolamento che ne definisca il funzionamento: altrimenti non sono altro che strumenti a disposizione del leader di turno con la conseguenza che la formazione dei gruppi dirigenti avviene nella gran parte dei casi sulla base di una cooptazione che prescinde dal valore e dalla valutazione dell`esperienza di ciascuno. Mi piacerebbe sapere quanto si é tenuto conto, nella distribuzione degli incarichi, dei parlamentari che hanno affrontato le primarie: ricordo che si enfatizzò molto il fatto che il cosiddetto listino pesava soltanto il 10%. 

Un lontano ricordo. La discussione che anima attualmente i media si sviluppa attorno ad un pressante interrogativo: se Renzi si candiderà alla carica di segretario di partito e quali alleanze si formeranno per sostenerlo. Per contro, l`altra domanda è quella che vuol sapere se ci sarà un leader di sinistra del Pd a contrastarlo e, anche in questo caso, con quali alleanze. Possiamo sottrarci a questo gioco? Noi pensiamo di si. Dico con chiarezza che se il sindaco di Firenze manterrà la sua piattaforma delle primarie (per semplificare: la proposta di Ichino sul mercato del lavoro e la riforma Fornero sulle pensioni) il mio voto non lo avrà. 

Per questo, con la nostra iniziativa, non sosteniamo alcun candidato né vogliamo formare l`ennesima corrente, ma ci proponiamo di favorire una battaglia delle idee che fuoriesca dalle attuali logiche di schieramento. La nostra proposta si articola su sette punti fondamentali: siamo riformisti, siamo europei (vorremmo gli Stati Uniti d`Europa) , siamo anti liberisti (non crediamo al Dio mercato), combattiamo l`antipolitica e il populismo, siamo per lo sviluppo sostenibile, crediamo nella centralità del lavoro e del welfare, non condividiamo il presidenzialismo. Su questa piattaforma politica e culturale chiediamo di aprire un confronto a tutte le donne e gli uomini di buona volontà: abbiamo deciso di tenere, prossimamente, una iniziativa al Nord ed una al Sud per offrire una opportunità più ampia di discussione. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo ricevuto numerose adesioni alla iniziativa di oggi.

Fonte: Gli Altri

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