Cinque giornate di confronto con gli iscritti del Partito Democratico
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- Pubblicato Giovedì, 06 Giugno 2013 17:12
Cinque giorni per discutere, per ascoltare e confrontarsi con gli iscritti del Partito Democratico. Una modalità che caratterizza un partito aperto e inclusivo, che continua a scommettere sulla propria funzione originale e moderna della partecipazione come carattere fondamentale del proprio riformismo. Funzione particolarmente importante in Calabria dove il ruolo dei partiti è stato sfibrato dalla deriva delle formazioni personali e spesso oscurata dalle vicissitudini interne ai gruppi dirigenti. La partecipazione è emersa nella discussione come un legame inscindibile col pieno ripristino della sovranità degli iscritti e degli elettori a partire dal prossimo congresso. Questo è stato il tema della riunione dell’esecutivo regionale allargata ai responsabili delle commissioni provinciali per il tesseramento nella quale, sulla base dell’introduzione del coordinatore regionale Giovanni Puccio, sono intervenuti tutti i partecipanti.
Pressoché unanime al di la delle varie sottolineature è stata la consapevolezza dell’importanza delle cinque giornate (7/11 giugno). Dalla discussione è emersa anche l’esigenza di dare a questo lavoro un carattere più sistematico e continuativo nel corso dei prossimi mesi e in preparazione della stagione delle feste democratiche e del Congresso. La situazione drammatica della Calabria chiama il Partito Democratico e tutte le sue rappresentanze istituzionali a svolgere un lavoro straordinario. La condizione sociale, la disoccupazione, quella giovanile in particolare, sono gli aspetti più inquietanti di una crisi che ha bisogno di risposte immediate, di un attivismo non generico e protestatario ma capace di farsi carico delle domande della gente e far diventare il Partito Democratico promotore di una nuova stagione di iniziativa e di proposta in rapporto all’attività parlamentare e a quella del governo nazionale. L’adesione da parte dei circoli già nel corso di questi giorni e la previsione di estendere le assemblee anche a fine della settimana successiva rappresenta la conferma di aver colto una domanda radicata negli iscritti e nei simpatizzanti del Partito Democratico.
Anzi, nel promuovere le iniziative, l’interrogativo che si coglie è quello di che fine faranno le valutazioni che verranno dai militanti, dagli elettori, dagli iscritti e su questo saranno chiamati i gruppi dirigenti a rendere conto e a partecipare delle valutazioni tutti i livelli istituzionali e di governo per tradurre in proposte e provvedimenti le sollecitazioni e le critiche emerse. Sarà questo il modo migliore per attrezzare il partito alla stagione congressuale che deciderà il destino del Partito Democratico.