Appello dei cattolici Pd: "Al voto contro i populismi antieuropei" - Politica La Spezia
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- Pubblicato Mercoledì, 20 Febbraio 2013 19:31
La Spezia - "Cari amici, queste elezioni si collocano in un contesto europeo e italiano molto complesso. Tutta lâ™Europa è attraversata da populismi antieuropei e il nostro paese non ne è immune. Questi movimenti hanno un nome e un cognome". Un vero e proprio appello dai cattolici del Pd. Il documento è firmato da Pino Ricciardi, Fabrizio Andreotti, Andrea Bertoli, Paolo Bufano, Valerio Cremolini, Marco Ghetti, Franca Landi, Pierluigi Mele, Michelangelo Moggia, Alessandro Palandri, Marcello Schiaffino, Lorenzo Steardo e Olga Tartarini.
"In Europa occupano lo spazio della destra xenofoba e razzista ( âœAlba dorataâ in Grecia, lo stesso governo ungherese, il Front National in Francia), nel nostro paese questo vento populista ha tre nomi: il Pdl, la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Questi tre orientamenti, sia pure con sfumature diverse, hanno una caratteristica comune: odiano lâ™Europa. Eppure lâ™Europa, con i suoi limiti e le sue incompiutezze, è il nostro futuro e la nostra speranza.
Lo stesso Magistero della Chiesa ci indica lâ™Europa quale nostro orizzonte di valori. Certo il Magistero della Chiesa ricorda anche che solo una Europa solidale, aperta alla alterità culturale, può essere degna della sua vocazione umanista e cristiana. In questo senso la laicità , per noi cristiani, è lo spazio della feconda e reciproca contaminazione tra credenti - siano essi cristiani ebrei o musulmani - e non credenti. Allora ecco la posta in gioco in queste elezioni: sostenere il cammino dellâ™Europa.
Lâ™altra posta in palio riguarda la nostra Italia. Unâ™ Italia attraversata da mille problemi: dal lavoro, alla moralità pubblica, alla frontiera dei diritti. Come cattolici ci sentiamo interpellati da queste sfide. Sapendo, con il Concilio Vaticano II, che le âœgioie e i dolori degli uomini di questo tempo sono le gioie e i dolori dei discepoli di Cristoâ riscontriamo che oggi, come non mai, mettere al centro del nostro impegno la persona non può che partire dallâ™affrontare il problema del lavoro.
Per questo chiediamo un voto che consenta di realizzare una maggioranza solida, omogenea, capace di affrontare la difficile, seria situazione dellâ™Italia e dellâ™Europa.
Questa volta volta il centrosinistra non si presenta, come è accaduto in passato, con tanti partiti con programmi diversi, ma con un programma condiviso ed una cultura di governo consolidata che consentirà di portare lâ™Italia fuori dalla crisi, puntare alla ripresa economica e allo sviluppo per offrire una prospettiva alle giovani generazioni, con un lavoro stabile ed un reddito dignitoso.
L'obiettivo è quello di tutelare i più deboli eliminando gli sprechi, riqualificando la spesa pubblica, tagliando drasticamente i costi della politica per i partiti e per i gruppi parlamentari e regionali , dimezzando il numero dei parlamentari ed i compensi agli stessi e ai consiglieri regionali: quello, insomma, di lavorare per unâ™Italia più giusta, dove si coniugano equità e giustizia, con la progressiva riduzione delle tasse, a partire dallâ™Imu, per chi ha meno, con il lavoro e lo sviluppo assi portanti dellâ™azione di governo.
Basta credere di volta in volta a Berlusconi, a Bossi, a Di Pietro e ora a Grillo, a chi la racconta meglio o le spara più grosse. Vogliono gli italiani, dopo venti anni, ancora il parlamento impegnato sui processi lunghi o brevi, sulle prescrizioni, sulle intercettazioni, sulle vicende personali di Berlusconi e sui suoi conflitti di interessi? Crederanno ancora a quello che racconta Berlusconi quando lamenta di non essere riuscito a governare per colpa di Follini, Casini, Fini, della Lega, dei tanti partitini che anche questa volta ha messo insieme? O crederanno a Grillo ed ai suoi proclami solo disfattisti?
I problemi dellâ™Italia sono troppo seri e le condizioni degli italiani sono troppo difficili per essere trattati con tanta leggerezza, superficialità e pressappochismo da imbonitori. Ci vuole una politica seria, autorevole, responsabile, con una cultura di governo che sia credibile in Italia ed in Europea: il Partito Democratico ha queste caratteristiche, diamogli la fiducia e la forza per governare.
Per questo chiediamo un voto per il centrosinistra capeggiato dal Partito Democratico che, pur con i suoi limiti, dimostra di essere comunque capace di rappresentare la frontiera di un umanesimo politico coerente con i nostri valori. In queste elezioni è in gioco la nostra storia profonda. Non sprechiamo questa occasione".
Mercoledì 20 febbraio 2013 alle 19:33:31
REDAZIONE
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