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- Pubblicato Mercoledì, 20 Febbraio 2013 19:34
Simone Montermini e Chiara Giberti
CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) - Il consiglio direttivo del Pd di Cadelbosco Sopra, Silvana Cavalchi, ha chiesto le dimissioni di Chiara Giberti, assessore alla scuola, volontariato e servizi sociali, figlia di Loris Giberti, ex sindaco di Cadelbosco e attuale direttore della Legacoop. La colpa della Giberti? Avere fatto campagna elettorale per Scelta civica Monti per l'Italia. Un'accusa molto simile a quella che, a Castelnovo Sotto, portò a richiedere le dimissioni del sindaco Simone Montermini (poi i consiglieri del Pd si dimisero in blocco facendo commissariare il Comune), reo, a sua volta, di essersi candidato con Monti (anche se bisogna dire che il caso è in parte differente perché il sindaco è una carica elettiva e l'assessore no).
L'accusa è racchiusa in un documento, distribuito a Cadelbosco dal Pd, firmato dal direttivo in cui si legge: "Il Pd di Cadelbosco Sopra, dopo un'approfondita valutazione politica dei fatti emersi in campagna elettorale, invita il sindaco a ritirare le deleghe a Chiara Giberti, assessore alla scuola, volontariato e servizi sociali. La decisione è conseguente alle segnalazioni giunte da iscritti e simpatizzanti, ai rappresentanti del Pd, relative al coinvolgimento in campagna elettorale dell'assessore Chiara Giberti a favore di una lista contrapposta al Pd. In particolare l'assessore Chiara Giberti è stata notata nella mattina di mercoledì 13 febbraio nel locale mercato del paese distribuire volantini e chiedere il voto per una lista concorrente: ovviamente tale atteggiamento la pone in modo inequivocabile al di fuori del Pd come previsto dallo statuto stesso".
La replica dell'assessore: "Chiedono l'espulsione da un partito di cui io non faccio parte"
A stretto giro di posta la replica dell'interessata che scrive: "Esprimo tutto il mio stupore e la mia amarezza nell’apprendere che oggi il Partito Democratico ha distribuito un volantino che reputo sorprendente, nei modi e nei contenuti. Dopo aver partecipato all’esperienza dell’associazione Riformisti insieme, ho reso noto da tempo al sindaco di Cadelbosco Sopra, Comune nel quale svolgo il ruolo di assessore alle Politiche Sociali, Scuola e Volontariato, la mia volontà di sostenere attivamente il progetto politico di Mario Monti. Questa mia scelta deriva dal fatto che, dopo aver creduto in Matteo Renzi nelle primarie del Partito Democratico, ho ritrovato nel progetto di “Scelta Civica”, molte idee riformiste che Renzi stesso aveva messo in campo durante la campagna per le primarie. Idee diverse da quelle di Bersani e della coalizione di centrosinistra che, di fatto, ripropone legittimamente idee della sinistra tradizionale, mentre sono fermamente convinta che la crisi economica e i tempi che stiamo vivendo impongano una profonda innovazione nel modo di fare politica e nei contenuti. Penso alle politiche del mercato del lavoro, alla giustizia, alla scuola, alla riforma della pubblica amministrazione, alle riforme istituzionali, etc. Molte di quelle idee sono oggi parte integrante dell’Agenda Monti".
E aggiunge: "Queste naturalmente sono solo le mie personali posizioni, maturate in questi mesi, nel mio percorso politico. E che non debbono necessariamente essere condivise. Ma non comprendo come questa mia scelta sia incompatibile con la carica di assessore che mi è stata assegnata su precisa delega dall’attuale sindaco Silvana Cavalchi che, anche nella giornata di oggi, mi ha riconosciuto competenza amministrativa. Tale ruolo deriva inoltre dal fatto che io stessa ho collaborato a stendere il programma e il progetto amministrativo presentato ai cittadini cadelboschesi 4 anni fa, sotto il simbolo di una lista civica. Per questo sono rimasta molto sorpresa da un partito, che chiede al sindaco di ritirarmi le deleghe, comunicando, tramite un volantino pubblico, la mia espulsione da una forza politica, di cui peraltro non faccio parte, non essendone iscritta e non facendo parte di alcun organismo direttivo".
Conclude la Giberti: "La vicenda avrebbe anche un risvolto ‘simpatico’, se non fosse che mette in luce una concezione dell’amministrazione comunale ‘proprietaria’, che mette davanti gli interessi di partito a qualsiasi cosa. Nonostante ciò, continuerò ad impegnarmi in politica, con la passione di sempre. Perché – ancora di più in questo particolare momento storico – ritengo sia un dovere civico. Per questo credo che i riformisti del PD, così come i riformisti presenti in altri schieramenti politici, siano naturali interlocutori della Lista Monti per costruire insieme il futuro del Paese e arginare populismo e demagogia".