Giachetti: sulla legge elettorale “si fa melina”
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- Pubblicato Martedì, 08 Ottobre 2013 10:59
E proprio sulle tante 'parole' Giachetti si è a lungo soffermato. Davanti ai giornalisti, ha letto una lunga serie di dichiarazioni fatte in questi mesi da dirigenti del Pd, da membri del governo e dallo stesso premier Enrico Letta che chiedono la famosa clausola di salvaguardia per impedire, anche in caso di elezioni anticipate, che si possa tornare a votare con il Porcellum. "Potrei dire contrapporre alle bandierine le tante parole al vento", ha sottolineato citando le "gentili parole" usate dal presidente del Consiglio, bandierine appunto, in riferimento alla mozione presentata da Giachetti per il ritorno al Mattarellum. Eppure, ha ricordato, "se il Pd l'avesse votata su quella mozione ci sarebbe stata una maggioranza fortissima. Ma c'era un'altra maggioranza, più interessante, che era quella di governo e dentro la quale non c'è un'intesa sulla legge elettorale".
Il tema è che il Pdl è favorevole solo a minime correzioni che vadano incontro ai possibili rilievi della Corte costituzionale, che si pronuncerà a dicembre. In attesa "si fa melina". Quanto al Pd "che idea ha? Dice solo no al Porcellum, ma non ho capito la nostra posizione". Ma con minimi ritocchi, magari cancellando il solo premio di maggioranza, "si rischia di consumare una truffa ai danni degli elettori" e di creare "le condizioni per avere larghe intese per i prossimi 15 anni". Invece, è la richiesta incalzante, "facciano quello che hanno promesso: una legge che consenta agli elettori di scegliere gli eletti e che garantisca governabilità". Quanto a Giachetti, non intende mollare la presa. Lo sciopero della fame "continuerà fino a quando in Senato non avranno fatto la loro legge elettorale", ha assicurato.
"Voglio lanciare una grande mobilitazione per dire no al Porcellum: da oggi fino al 31 ottobre ci saranno iniziative sparse in tutto il Paese, nulla di organizzato ma vogliamo che il 31 ottobre diventi il no Porcellum day. Chiuderò questa mobilitazione con un'iniziativa pubblica a Roma da Eataly con l'imprenditore Oscar Farinetti".
"Al collega Giachetti vorrei mandare un invito a non iniziare uno sciopero della fame, che potrebbe creare confusione tra gli elettori o addirittura essere superfluo". Così Francesco Russo, senatore Pd, membro della presidenza del gruppo, sulla legge elettorale.
"E una rassicurazione sul lavoro che- aggiunge-, da qualche settimana, si sta svolgendo al Senato: i senatori PD hanno ben chiaro quanto sia una priorità per i nostri elettori e per il Paese e stanno provando in modo serio e più rapido possibile a trovare una convergenza e una maggioranza su una legge che superi l'attuale Porcellum, senza timidezze né ritrosie. Vorrei anche suggerirgli che, su un tema come questo, sarebbe forse piu' utile parlare tutti ad una sola voce, per sgombrare da subito il campo da facili slogan o iniziative che rischiano di creare confusione". Per Russo "gli italiani e lo stesso Giachetti sanno fin troppo bene che al Senato oggi non esiste una maggioranza facile su nessuna legge elettorale. Né Grillo né il Pdl condividono la proposta dei Democratici che, anche se molti sembrano dimenticarlo, esiste e propone il doppio turno alla francese. Ad oggi, poi, non c'è una maggioranza possibile neppure sul ritorno al Mattarellum che, ne siamo tutti convinti, sarebbe un primo passo in avanti. È il motivo per cui, va ricordato, non abbiamo votato la mozione Giachetti qualche settimana fa. In quel momento avrebbe significato la caduta del governo e oggi non staremmo a parlare della decadenza di Berlusconi e di una nuova fase della politica italiana". Secondo il deputato Pd "sarebbe un peccato perdere tempo a chiedere, ai candidati alla segreteria del partito, ciò di cui tutti siamo già convinti, nell'idea che ci siano, tra i democratici, divisioni che non esistono. Manteniamoci invece tutti bene in forze, per spronare i parlamentari 5 Stelle e del Pdl a trovare un'intesa che rafforzi il clima di attiva collaborazione che il governo Letta sta comunicando al Paese e che gli italiani sembrano tanto apprezzare".