Finanziamento partiti, rottura Pd-Pdl. Salta accordo su emendamenti al ddl
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- Pubblicato Mercoledì, 25 Settembre 2013 14:13
"Non c'è l'accordo", certifica nella seduta pomeridiana il relatore Emanuele Fiano (Pd). Mentre Mariastella Gelmini denuncia che il Pd "sta violando l'accordo che era stato fatto in consiglio dei ministri. "Noi pensiamo- sottolinea l'esponente Pdl- che disincentivare il finanziamento dai privati mentre si abolisce il finanziamento pubblico non è logico. Chiediamo al Pd di rivedere la sua posizione".
A formalizzare le divergenze è il presidente della Commissione, Francesco Paolo Sisto, che a causa del dissenso all'interno della maggioranza ha preso atto dell'impossibilità di concludere l'esame del ddl in commissione. A causa dello stallo il testo sarà inviato in aula 'non finito': con le modifiche già apportate, ma senza completare il voto sugli emendamenti, tra cui quello sul tetto alle donazioni, che si considerano quindi respinti e potranno essere ripresentati.
Protesta Andrea Mazziotti (Scelta Civica): "Non si è trovato un accordo perché il Pdl insiste sul rifiuto di inserire un tetto alle donazioni private ai partiti e chiede di depenalizzare le violazioni delle regole sul finanziamento pubblico. Sono posizioni inaccettabili". Fermi anche i democratici. "Il Pd si batte per fissare un tetto al finanziamento ai partiti affinché non si trasformino in semplici comitati elettorali, a disposizione del potente di turno", afferma il responsabile Giustizia, Danilo Leva.
Polemiche per il decreto sulle fondazioni culturali. L'aula del Senato ha intanto
approvato l'emendamento presentato dal relatore del decreto Cultura, Andrea Marcucci (Pd), che stanzia 1,3 milioni di euro in favore di 103 fondazioni culturali tra cui anche la fondazione Sturzo, l'Istituto Gramsci e la Fondazione Bettino Craxi. Un emendamento, passato con i voti della maggioranza, duramente contestato dal M5S. In particolare lo scontro si è