Imputata Sabrina Misseri nega l'omicidio della cugina Sarah Scazzi : " sono innocente" grida in aula
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- Pubblicato Martedì, 20 Novembre 2012 18:22
Taranto - Dopo aver studiato le carte per quasi tre settimane, Sabrina Misseri inizia a rispondere al pm Mariano Buccoliero. Riguardo alla lite con Sarah, risalente alla sera prima del delitto, la Misseri ha dichiarato di averla solo rimproverata perché in paese, ad Avetrana, le sue affettuosità con gli amici, Alessio ed Ivano nello specifico, avrebbero potuto rovinarle la reputazione. L'imputata dunque racconta di avere solo rimproverato la cugina 15enne: " per me Sarah era come una sorella minore - dichiara Sabrina - non una cugina: siamo cresciute insieme". L' avvocato Coppi arrivato in aula a mezzogiorno ha prodotto le 49 lettere scritte dal padre dell'imputata al fine di scagionarla. Negli scritti, infatti, l'uomo poco più che analfabeta, si assume l'intera responsabilità del delitto. Agli atti anche il memoriale in cui il padre della detenuta 24enne sottoscrive la confessione dell'omicidio di sua nipote, a discolpa della figlia Sabrina. La madre, Cosima Serrano, coimputata per lo stesso reato si è fino ad ora avvalsa della facoltà di non rispondere. La strategia difensiva, in questa udienza iniziata alle 12.30, sembra basarsi non solo sul respingimento di ogni accusa, ma anche sul ribaltamento delle stesse con una imputata preparata a farlo più o meno freddamente.
Le domande del sostituto procuratore oggi sono incentrate soprattutto sul movente del delitto: la gelosia. Il motivo per cui Sabrina Misseri avrebbe colpito a morte la cugina di 15 anni sarebbe per gli inquirenti la rabbia da lei provata per la confidenza della ragazzina con il suo amante e amico Ivano Russo, ma anche su questo l'imputata ha negato ogni addebito, spiegando di non aver mai provato un forte e viscerale sentimento per Ivano Russo, ma solo "attrazione fisica". Sarebbe stato invece il ragazzo, testimonia ancora la Misseri, a "stuzzicarala" anche in luoghi pubblici e perfino alla presenza di Claudio Scazzi fratello della vittima e con il quale lei, Sabrina, non era neanche in buoni rapporti. Di Sarah, la 24 cugina oggi detenuta spiega che la ragazzina " si faceva dei complessi sul suo fisico, tipo le orecchie a sventola o la dentatura, glielo dicevano anche sua madre e gli amici di scuola. Ecco perché ho scritto a Ivano in un sms che mi stava stressando per averla sempre davanti ..."
Sulla sera prima della scomparsa di Sarah, Sabrina ha dichiarato: “ il 25 agosto (...) Sarah mi chiamò al telefono, quella sera siamo uscite con la macchina di Mariangela, prima a Torre Colimena e poi alla birreria 101 ad Avetrana. “ L'imputata in quel locale, secondo la testimonianza di tutti gli amici presenti, e da quanto riportato dalla stessa vittima sul proprio diario il 25 agosto, manifestò malumore, si arrabbiò con la cugina minore e su questo al pm la Misseri risponde così:”quella frase si vende per due coccole era da intendere come un consiglio ...non mi sono arrabbiata l'ho rimproverata perchè era sempre vicino ad Ivano . . .”
L'udienza viene sospesa alle 17 per un malore accusato da Sabrina Misseri. Il dibattimento riprende alle 18.00 mentre a tutti i cronisti presenti sembra che oggi l'imputata non abbia mai rivolto lo sguardo verso la madre della vittima.
Colpevole o innocente che sia Sabrina Misseri, certo è che nel corso della 26esima udienza di questo processo aggiornato a lunedì 26 p.v. , le troppe parole di discredito pronunciate nei confronti della cuginetta uccisa appaiono non poco stridenti con l'immagine di una innocente.
Così come parola stridente quel "consiglio" di una cugina, che se invece innocente non fosse, suonerebbe come condanna a morte.
Ddc
Valentina Chiarello