Ultim'ora Salerno - Continua il processo al sindaco Vincenzo De Luca
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- Pubblicato Giovedì, 15 Novembre 2012 14:49
Tribunale di Salerno - 15 novembre 2012 - Aula F della seconda sezione penale - E' in questa stanza, semivuota, che oggi continua il processo penale a carico del sindaco Vincenzo De Luca, dell'ingegner Domenico Barletta e del dottor Alberto Di Lorenzo, tutti coimputati per lo stesso reato: peculato. Un solo giornalista dà la notizia per dovere di cronaca.
Alle 13.30 accusa e difesa entrano in aula. Sulle prime non si mette bene per i tre imputati. La presidente della II sezione penale respinge, infatti, la richiesta dei difensori, gli avvocati Paolo Carbone, Arnaldo Franco e Francesco D'Ambrosio: non ammessa, quindi, la testimonianza dell'avvocato Fulvio Buonavitacola, perché il deputato del Pd è uomo di fiducia del sindaco De Luca, come evidenziato e richiesto dal pubblico ministero nell'udienza del 18 giugno.
La sostanza dell' ipotesi di reato ascritta al potente politico campano, secondo l'articolo 314 del codice penale, sta tutta in un esposto fatto arrivare alla Procura della Repubblica nel 2009, in forma anonima. L'esposto evidenziava come il dottor Alberto Di Lorenzo fosse stato nominato direttore operativo (project manager) del progetto di costruzione dell'impianto di smaltimento rifiuti della città campana, esclusivamente per un favore personale. Per quella nomina fu di fatto revocato l'incarico all' ingegnere responsabile L. Criscuolo.
Lo scorso 18 giugno, inoltre, la Pubblica Accusa rappresentata dal sostituto procuratore Robero Penna chiamò a testimoniare proprio l'ingegnere vittima dell' arbitaria, o presunta tale, rimozione dallo stesso incarico. Nell''udienza odierna il giudice ha dunque deciso di accogliere la testimonianza di Criscuolo, ex direttore del Settore Opere e Lavori Pubblici del Comune di Salerno. Stando alla specifica accusa di peculato l'incarico elargito a Di Lorenzo, risalente al febbraio 2008, fece incassare al project manager, tramite l'ausilio dell'ingegner Barletta, 15.000 euro netti di quei 180.000 stanziati per l' avvio dei lavori. L' ammissione di Lorenzo Criscuolo sul banco dei testimoni a questo punto non getta né buona, né nuova luce sul consumato metodo del sindaco salernitano che ordinò la nomina del suo umomo di fiducia a responsabile unico del procedimento di realizzazione dell' impianto di Cupa Siglia.
Non si mette bene insomma per questo politico plurimandatario che, oggi, sta molto seriamente pensando di dimettersi per andare altrove. Dove? Incredibile, ma possibile, come in un bipartisan film già visto, adesso c'è da scommettere che il rifugio dell'indagato, o meglio imputato, potrebbe ancora una volta verificarsi con prestigiosi incarichi tra Parlamento e Governo.
Dovere di cronaca.
Ultima modifica 25/11/2012
Salerno - 18 giugno 2012 - La II Sezione Penale del capoluogo di provincia campano ha fissato al 15 novembre 2012 la prossima udienza del processo che vede imputato secondo l' art. 314 c.p. ( reato di peculato ) il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca con il dirigente dei lavori pubblici del Comune Domenico Barletta e Alberto Di Lorenzo.
Il sindaco, anche stavolta assente in aula, non ha mai fornito alcuna dichiarazione in merito all'aver "favorito la nomina" del suo capostaff Alberto Di Lorenzo a direttore dei lavori per la realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia a Salerno, revocando l'incarico all' ingegner Lorenzo Criscuolo. Circa la presunta "nomina favorita" l' avvocato del sindaco afferma: "E' una questione di interpretazione sulla figura del project manager, cioè se sia lecita o meno, noi come difesa - ci dice dopo l'udienza il difensore di De Luca, Paolo Carbone - abbiamo chiesto all'accusa di fornire altre prove e per questo motivo il processo è stato rinviato al 15 novembre 2012" conclude.
In realtàoggi la difesa del capostaff-project manager A. Di Lorenzo aveva portato come teste a favore degli imputati un avvocato, il 55enne onorevole salernitano eletto nel 2008 nelle liste del sindaco, Fulvio Bonavitacola. Alla testimonianza del politico in veste di consulente tecnico di parte si è però opposto il Pm Roberto Penna, trattandosi nel caso di Bonavitacola di "uomo di fiducia" dell'imputato Vincenzo De Luca.
Era l' 8 novembre 2011 quando, su richiesta degli stessi tre imputati, il giudice per le udienze preliminari Orio dispose il giudizio immediato. Oggi pare invece che in questo continuo gioco delle parti, tra tattiche e strategie difensive quasi come boomerang, stia scricchiolando non poco quello che a Salerno era diventato "il sistema De Luca", sindaco al suo quarto mandato dal 16 maggio 2011.
Doveredicronaca
Ultimo aggiornamento 15 novembre 2012
Salerno - Rinviato processo al sindaco Vincenzo De Luca