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L' autismo in Italia e la lotta di ARA

Associazione Risorse Autismo Roma
Roma - 20 Aprile 2018

“Molto spesso, ad esempio quando siete a spasso o al supermercato, vi capita di vedere dei ragazzi 'diversi', che non parlano oppure che si trovano un po' spaesati; il mio consiglio è di prestare aiuto al tutore lì presente, va bene anche un sorriso pieno di comprensione o una frase piena di amore verso il ragazzo cosiddetto diverso.” Sono queste le parole con cui la Presidente dell' Associazione risorse autismo (ARA), Anna Benedetti, si è presentata a noi studenti del Liceo Scientifico e Linguistico Edoardo Amaldi di Roma all'inizio dell'incontro tenutosi il 20/04/2018. Lo scopo dell'incontro era quello di sensibilizzarci sulla tematica dell'autismo, che è un disturbo dello sviluppo del Sistema Nervoso Centrale. Meglio sarebbe, infatti, parlare di disturbi dello spettro autistico con coinvolgimento del linguaggio e dell' interazione con gli altri. Si tratta purtroppo di una patologia complessa la cui eziologia non è ancora del tutto nota. Nel corso dell'incontro gli studenti hanno preso visione di un bellissimo docuvideo con immagini che resteranno indelebili per tutti noi e con le testimonianze dei tutori e dei genitori, veri angeli che ogni giorno combattono per migliorare le condizioni dei propri figli affetti da autismo 
in un contesto assistenziale da parte delle Istituzioni abbastanza carente. L'obiettivo dell' Associazone Risorse Autismo è umile quanto ambizioso: riuscire ad ottenere fondi, che saranno poi devoluti in un progetto chiamato “Casale-Famiglia” oltre al sostegno nella lotta contro questo male, le cui terapie più efficaci sono quelle che non contemplano l'uso di farmaci bensì di un ambiente accogliente e inclusivo che renda i disabili partecipi alle attività quotidiane della comunità stessa e ovviamente protetti. Il progetto menzionato sopra riguarda invece una struttura nei dintorni di Roma, luogo che offra servizi e assistenza ai malati permettendo non solo un progredire più rapido nella terapia, ma sopratutto un sospiro di sollievo per tante famiglie che dedicano la propria vita a questa lotta. Lo scopo ultimo del progetto “Casale-Famiglia” è quindi quello di garantire un luogo sicuro e amorevole che si possa occupare di queste meravigliose persone diversamente abili, sempre, anche nel futuro. Il futuro: quello che i genitori dei ragazzi definiscono il “dopo di noi”.
di Alessandro Miccinesi

 

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