Primarie Pd, Renzi a Epifani: «Prima le regole, stavolta non mi faccio fregare»
- Dettagli
- Pubblicato Domenica, 09 Giugno 2013 20:07
IL SINDACO DI FIRENZE
Primarie Pd, Renzi a Epifani: «Prima
le regole, stavolta non mi faccio fregare»
Il sindaco di Firenze commenta: «L'hashtag è #guglielmofissalatada, poi decido se mi candido»
IL CAMBIO DELLE REGOLE - Il riferimento è a quanto avvenuto durante il duello per la segreteria del partito tra lo stesso Renzi e Pier Luigi Bersani. Le regole furono cambiate rispetto alle primarie precedenti, quelle che videro vincitori Prodi, Veltroni e Bersani. Cosa che a Renzi non risultò particolarmente gradita[1].
DITECI QUANDO, DIREMO SE CI STIAMO - Renzi, in un'intervista durante «La Repubblica delle idee» ribadisce il concetto: «Il 7 novembre del 2013 dobbiamo avere la data di un congresso nuovo. Epifani può decidere se fare le primarie aperte o il 27 ottobre o il 3 novembre. Poi noi decideremo se ci saremo».
NON HO AMBIZIONI PERSONALI - Riguardo all'attuale governo, ha aggiunto: «Se Letta cambia il Paese, io sto con Letta, non ho ambizioni personali». E sul Partito democratico esclude «nel modo più assoluto» di volerne cambiare il nome: «Nel mio modo di vedere, il Partito Democratico è il partito democratico dei fratelli Kennedy, che venivano da una città chiamata Hope», cioè speranza. Renzi ha ribadito la sua convinzione di attirare nel partito i voti dei delusi del centrodestra: «Rivendico il diritto dei cittadini di poter cambiare idea. Se uno ha votato la Lega ed è deluso, portiamolo con noi e si vince. Se lo lasciamo di là si perde».
«Si possono tenere insieme solidarietá e competitivitá, ma perchè questo accada la sinistra si deve liberare di totem e tabù».
INELEGGIBILITÀ BERLUSCONI - Poi domanda su Berlusconi: «Voterei no alla ineleggibilità di Berlusconi. È 19 anni che Berlusconi viene eletto. O lo dici subito - ha affermato Renzi - o non è che dopo 19 anni ti inventi il giochino per tenere Berlusconi fuori dal Parlamento». Renzi sulla questione ha aggiunto: «Sogno un Pd che vince le elezioni e non un partito che vuole squalificare gli altri». Ma chiude su un altro aspetto: «L'ipotesi di Silvio Berlusconi senatore a vita non esiste. Sarebbe incomprensibile».
CGIL - In riferimento allo studio della Cgil [2]secondo cui solo nel 2076 il livello occupazionale tornerà ai livelli pre-crisi, Renzi è categorico: «Dire che l'Italia ripartirà nel 2076 è terrorismo psicologico». Ma nelle sue parole c'è anche un passaggio che viene considerato un attacco ai sindacati: «C'è una parte del sindacato che deve essere cambiata. Per difendere l'uguaglianza ci vuole un Paese libero e aperto».
INGROIA - Infine anche una battuta anche su Ingroia: «Ingroia che va in Guatemala, torna, si candida e prende lo zero virgola, poi va ad Aosta e si mette in ferie», è «uno degli spot a favore di Silvio Berlusconi».
9 giugno 2013 | 19:46© RIPRODUZIONE RISERVATA
References
- ^ non risultò particolarmente gradita (www.corriere.it)
- ^ allo studio della Cgil (www.corriere.it)