"Saggia la decisione di commissariare l’Ilva"
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- Pubblicato Martedì, 04 Giugno 2013 17:34
E’ quanto ha affermato Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, a proposito dell’annuncio da parte del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, del commissariamento dell’Ilva di Taranto, poi ratificata da un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza.
Per Finocchiaro “dall'evoluzione della situazione dello stabilimento di Taranto dipendono non solo il futuro della città, della salute dei cittadini, dell'azienda e di migliaia di posti di lavoro, ma anche quello del settore siderurgico nel nostro Paese. Il destino dell'impianto tarantino è una grande questione nazionale, ed è dunque positivo che l'esecutivo abbia deciso di intervenire”
“In questo modo - prosegue - la proprietà dell'azienda continuerà a mantenere la propria responsabilità oggettiva, senza ricoprire in questo momento il ruolo gestionale per il risanamento ambientale e sanitario e l'applicazione delle previsioni dell'Aia, che sarà assicurato dal commissario, coadiuvato dal comitato di esperti. E' chiaro che bisognerà garantire il rispetto dei tempi per l'Aia e, in seguito, trovare una strada per assicurare il rilancio dello stabilimento: l'obiettivo è tenere insieme ambiente, salute, produzione, lavoro”.
Al termine del Cdm convocato ad hoc, il ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio ha comunicato che sarà Enrico Bondi il commissario straordinario chiamato a risanare l'Ilva per i prossimi 36 mesi.
Il ministro Zanonato aveva già annunciato “un commissariamento temporaneo dell'Ilva, che consentirà di gestire l'azienda attuando l'Aia”.
Il decreto prevede, tra l’altro “la sospensione dei poteri degli organi societari e la nomina del commissario. Al termine di questa fase di gestione eccezionale e straordinaria potranno essere ricostituiti gli ordinari organi di amministrazione restituendo alla proprietà i suoi poteri”.
“Dalle decisioni che vengono prese sull'Ilva - ha concluso Zanonato - dipende il futuro della siderurgia italiana e più in generale la credibilità del nostro Paese”.
“Un’eventuale chiusura dell'Ilva di Taranto – ha poi spiegato il ministro - avrebbe un impatto economico negativo per 8 miliardi di euro annui”. L'importanza strategica, però, “non può far venire meno gli obblighi di tutela ambientale”.
Per il senatore del Pd e presidente della commissione Difesa a palazzo Madama Nicola Latorre “il provvedimento adottato dal governo sull'Ilva è quello di cui c'era bisogno in questo momento per assicurare continuità nella produzione e garantire un'urgente azione di risanamento ambientale”.
“Il nostro obiettivo è riuscire a coniugare ambiente, salute e lavoro – ha aggiunto - ed è questo principio che ha sempre mosso le iniziative del Pd. Anche il commissariamento va in questa direzione ed è per questo che sosterremo il provvedimento. L'impegno del governo rende finalmente l'Ilva una questione nazionale e inchioda la proprietà alle sue responsabilità oggettive.
“Spetta a noi adesso – ha concluso - continuare a vigilare sull'attuazione delle bonifiche e dedicare impegno e anche risorse finanziari e per la città di Taranto e la sua riqualificazione”.
Cat