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Zingaretti: "No all'assuefazione, scatti l'orgoglio dei romani"

"A Roma si può e si deve vivere meglio, non vorrei che ci fosse l'assuefazione di questi cinque anni, con le giunte fatte dai capicorrente, le opere pubbliche che si rinviano o le persone che, quando stanno ore e ore ferme alle fermate dell'autobus o chiuse nelle stazioni della metropolitana, pensano rassegnate che sia colpa del destino".

Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti parlando alla manifestazione di chiusura della campagna per le amministrative di Ignazio Marino, a Piazza San Giovanni.

"Roma è sprofondata in un baratro - ha aggiunto il governatore del Lazio - dovuto al fatto che, a mio giudizio, si sia governato non per la città ma utilizzando la città per interessi di gruppo, di partito e di fazione. La destra cinque anni fa ha vinto a Roma e ha governato. Oggi mi pare ci sia un giudizio planetario sul fatto che ha governato male. Le elezioni servono a questo: per cambiare".

Per Zingaretti, "quello che adesso deve scattare è l'orgoglio delle romane e dei romani che, convinti che a Roma si può vivere meglio, comincino a ricostruire il loro futuro. Oggi la candidatura unica, più competitiva che può far voltare pagina è quella di Ignazio Marino.

Ignazio Marino rappresenta la politica che non si gira dall'altra parte - ha proseguito il governatore del Lazio - e che si mette al servizio della missione comune. In questi anni ho visto tanto menefreghismo, non c'è mai stato un disegno strategico. Su questo - ha incalzato - non ho mai avuto dubbi, finalmente, stiamo andando verso l'uscita di questo tunnel. In questa città nessuno si dovrà sentire mai più solo. Se si cambia a Roma si può vivere meglio ed avere la dignità di vivere in una grande capitale.

Sta finendo il tempo di chi si presenta chiedendo i voti senza mai sporcarsi le mani per risolvere i problemi delle persone. E' il tempo della buona politica - ha concluso Zingaretti - che si avvale di belle persone, come Ignazio Marino".

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