Intercettazioni, Pd: Vogliono lo scontro, non è priorità
- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 15 Maggio 2013 18:33
Questo il commento della presidente della commissione Giustizia alla Camera, la democratica Donatella Ferranti, dopo la presentazione da parte del Pdl di due progetti di legge, uno per ciascun ramo del Parlamento, sul tema delle intercettazioni.
Il Pd ha fortemente criticato l’iniziativa.
“Di proposte di legge ce ne sono molte. A me convincono quelle che affrontano i problemi concreti delle famiglie e delle imprese. Certo la priorità non sono le intercettazioni. Porre ora il tema non è opportuno”, ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza.
“Il tempismo del Pdl sulle intercettazioni se non è sospetto, è certamente inopportuno.
Sono giorni che Berlusconi e i suoi pretoriani attaccano la magistratura, prima a Brescia e poi a Milano, con toni inaccettabili. Non ho mai creduto alla favola propagandistica della pacificazione ma credo che oggi chi anche in buona fede lo sperava dovrà suo malgrado ricredersi. L'ossessione giudiziaria di Berlusconi sta complicando oltre modo l'avvio della legislatura e il lavoro del governo”, è invece la posizione espressa da Rosy Bindi.
Per Walter Verini, capogruppo democratico in commissione Giustizia alla Camera “pretendere di imporre temi come quello delle intercettazioni è una strada sbagliata, sia per ciò che riguarda il metodo che per il merito”.
“Naturalmente anche noi siamo per affermare il principio della privacy – ha aggiunto -, ma, nello stesso tempo, siamo intransigenti per fermare ogni forma di limitazione all'attività' autonoma della magistratura”.
Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia al Senato, ha rimarcato come “sulle intercettazioni telefoniche il Pdl vuole arrivare allo scontro. Come Pd stiamo ripresentando le norme proposte nel corso della passata legislatura tendenti, da una parte, a garantire questo strumento fondamentale d'indagine, dall’altro a tutelare la privacy delle persone.
Anche il capogruppo del Pd in commissione Giustizia al Senato, Giuseppe Lumia, ha criticato l’iniziativa. “Eviteremo in tutti i modi - ha detto - che il Paese sia trascinato ancora una volta nella logica delle leggi ad personam. Le intercettazioni, soprattutto nel contrasto alle mafie e alla corruzione, sono uno strumento investigativo indispensabile”. “Qualsiasi proposta - ha concluso - deve tenere insieme tre dimensioni imprescindibili: lotta alla criminalità, privacy e libertà di stampa”.
“Il tema delle intercettazioni non è certamente una priorità nell'ambito delle importanti riforme che attendono i cittadini per l'efficienza della Giustizia – ha rimarcato la deputata democratica della commissione Giustizia, Anna Rossomando -. Gli orientamenti del Pd sono noti: riteniamo che si tratti di uno strumento investigativo fondamentale con la doverosa tutela della riservatezza delle persone. La riproposizione da parte del Pdl del testo già proposto nella passata legislatura rischia di far fare un grave passo indietro al confronto politico”.