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Partito Democratico, Guglielmo Epifani segretario fino al Congresso

ROMA - Guglielmo Epifani e' stato eletto segretario nazionale del Pd con 458 voti e 59 schede nulle, i voti validi sono stati 534. I votanti sono stati 593.

Questa volta nessuna sorpresa in casa del Partito democratico. Nessun franco tiratore, niente voci grosse. L'idea era quella di affidare la guida del Pd all'ex segretario della Cgil e così è stato. Se ne riparla al Congresso. All'arrivo alla Fiera di Roma, dove il Pd è riunito in assemblea, Epifani trova subito ad accoglierlo il gruppo di 'contestatori', quelli di "Occupy Pd": prende il volantino che gli danno, poi si siede Dario Franceschini e Nicola La Torre. Al momento di relazionare davanti alla platea è laconico: "Non potevo sottrarmi".

COSA SUCCEDE ADESSO
- Non un reggente, ma un segretario vero. Pronto a ricandidarsi, se ce ne saranno le condizioni, al congresso che si terra' entro ottobre.  Guglielmo Epifani, nel suo discorso all'assemblea nazionale non ha accennato alla richiesta che viene da una larga parte del Pd, perche' non si ricandidi al congresso. Che sia, cioe', solo un reggente del partito di largo del Nazareno. A quanto apprende la Dire, l'ex leader della Cgil l' ha posta come una delle condizioni per accettare l'incarico che gli sara' ufficialmente conferito tra poco piu' di un'ora. "Non potete chiedermi di fare il reggente, non ha senso", avrebbe detto Epifani da ultimo, nei colloqui di ieri pomeriggio coi big del Pd.  Nel suo discorso all'assemblea, Epifani ha ricordato che al congresso ci vorra' invece una "seria organizzazione della discussione". Un riferimento, spiegano, al mandato che Epifani si appresta a ricevere e che punta a cambiare lo statuto del Pd.

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