Governo Letta ministri: vincono Berlusconi e Grillo, perde il Pd
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- Pubblicato Domenica, 28 Aprile 2013 12:53
Ad ascoltare la solita ridda di dichiarazioni televisive sulla formazione del governo Letta[1], la sensazione è che tutti abbiano ottenuto quello che volevano tranne il Partito democratico (all'interno del quale però pochi sembrano sapere cosa vogliono).
È sicuramente soddisfatto Silvio Berlusconi, che nel suo solito oscillare tra Dr. Jekyll e Mr. Hyde, nelle ultime settimane sembra essersi fermato sul secondo. La verità è che l'ex premier se l'è vista davvero brutta: per la prima volta da vent'anni, in parlamento c'erano i numeri per costituire un governo nettamente antiberlusconiano, che potesse mettere mano al conflitto d'interessi e addirittura decretare l'ineleggibilità del Cavaliere. Con tanti saluti a scudi e legittimi impedimenti per i suoi processi.
Intervistato dagli americani di Fox News il leader del Pdl[2] sembra addirittura chiudere alla possibilità di una sua nuova esperienza alla guida del governo: "Sono già stato premier nove anni". Come dire, ora tocca agli altri. Salvo, ovviamente, l'ennesima smentita.
Allo stesso modo può dirsi soddisfatta tutta l'aria dell'antagonismo che gravita intorno a Beppe Grillo[3] (giornali e opinion leader compresi), che gridando all'inciucio avranno la possibilità di incrementare facilmente la loro rendita di posizione. Certo, l'impressione che il M5s non ne volesse sapere di assumersi responsabilità di governo, e che sperasse e spingesse per l'abbraccio tra destra e sinistra, resta tutta e non sarà facile da far dimenticare agli elettori più scettici. Che potranno sempre chiedersi: ma non è che questi sanno solo protestare e promettere?
In mezzo, il Partito democratico. Che ha vinto ma non ha vinto, che voleva il governo del cambiamento e invece ha fatto il governo dell'inciucio, che voleva andare alle urne ma invece non ci andrà. In più, una straordinaria confusione sul suo futuro, che per ora proprio non si vede.
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