Il nuovo governo frena le faide nel Partito democratico
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- Pubblicato Sabato, 27 Aprile 2013 23:05
L'esclusione dei big ha soddisfatto i malpancisti. Ora la prova della fiducia. Epifani verso la reggenza.
Almeno per il momento, la febbre del Partito democratico è scesa sotto il livello d'allarme. L'annuncio della squadra di governo di Enrico Letta[2], che ha tenuto fuori i nomi dei big sia del Pd che del Pdl, ha attenuato i malumori interni sulle larghe intese.
Diversi 'malpancisti' che avevano manifestato la loro contrarietà all'accordo con il partito di Silvio Berlusconi hanno valutato positivamente il fatto che, per dirla con Sandro Gozi, «siano rimasti fuori alcuni protagonisti ingombranti degli ultimi 20 anni che hanno allontanato i cittadini dalla politica».
Lo stesso giudizio è stato espresso da un altro 'scontento' come Pippo Civati.
La resa dei conti interna è comunque prevista nella riunione del gruppo parlamentare di lunedì 29 aprile, in preparazione del voto di fiducia, per verificare l'unità recentemente smarrita.
CORRENTI INTERNE SODDISFATTE. Il governo messo in campo dal premier incaricato per ora non sembra scontentare nessuno. Certo, c'è la consapevolezza che il Pd non ha conquistato ruoli davvero 'chiave' ma le varie correnti sono tutte soddisfatte.
Tra i 21 ministri del nuovo governo ci sono il leader di Areadem, Dario Franceschini, il renziano Graziano Delrio (per il quale l'area del sindaco rottamatore avrebbe però rivendicato un ministero di più peso); c'é il bersaniano Flavio Zanonato; il capo della corrente dei 'giovani turchi' Andrea Orlando all'Ambiente e il dalemiano Massimo Bray alla Cultura.
GIUDIZIO POSITIVO DI BERSANI. Poco minuti dopo la lettura da parte di Letta della lista dei suoi ministri, il segretario dimissionario Pier Luigi Bersani ha fatto sapere che «nel necessario compromesso» il suo è stato un giudizio positivo e ha invitato il Pd a sostenere il lavoro del nuovo esecutivo.
EPIFANI IN POLE PER LA REGGENZA. Sul fronte interno, l'assemblea del 4 maggio è destinata a stabilire tempi e modi del congresso oltre alla 'reggenza' del partito per la quale resta in pole il nome di Guglielmo Epifani. Non si candiderà a questo ruolo, invece, Matteo Renzi. Più probabile viene data, invece, una sua candidatura all'Anci visto che Graziano Delrio è entrato a far parte del governo.
RENZI ASPETTA IL MOMENTO GIUSTO. Con la nascita del governo Letta in qualche modo la strada del sindaco, spiegano anche i suoi, in parte si complica visto che a ottobre dovrebbe decidere se ricandidarsi o meno a Firenze. Una scelta che Renzi dovrebbe fare in autunno.
A quel punto non è escluso che nelle sue valutazioni entri anche lo 'stato di salute' del governo Letta visto che una sua corsa alla premiership è ipotizzabile con una dead line qualora si andasse a votare alle politiche insieme alle europee 2014.
Sabato, 27 Aprile 2013
References
- ^ (© imagoeconomica) Enrico Letta con Pier Luigi Bersani. (news.google.com)
- ^ squadra di governo di Enrico Letta (www.lettera43.it)