Pd, Bindi e Pupato contro il governissimo con il Pdl. Boccia: "Chi non vota la fiducia è fuori dal partito"
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- Pubblicato Giovedì, 25 Aprile 2013 13:01
Bindi: "Governissimo? Un gravissimo errore politico" - Rosy Bindi, in un colloquio col Corriere della Sera, critica l'operazione di Letta: "Gli ho fatto i miei auguri, sinceri e affettuosi. L'ho sempre saputo che sarebbe diventato presidente del Consiglio perché Enrico era predestinato, ma gli ho detto anche che fare un governissimo a guida Pd è un gravissimo errore politico". Così "Quello che Bersani non ha potuto fare perché il Pd non lo ha consentito al suo segretario, lo lasciamo fare al vice?", incalza l'esponente del Pd. "In politica - aggiunge - quando qualcuno vince c'é qualcuno che perde. E' stato sconfitto chi non voleva un governo con il Pdl, guidato dal Pd".
Puppato: "Pronta a non votare la fiducia" - Critica anche la senatrice del Pd Laura Puppato che su La Repubblica attacca: "Se ci fosse un governo di Letta con Alfano vice premier, alla Giustizia magari Brunetta, la Gelmini all'Istruzione, Schifani all'Interno allora davvero io ho un problema di coscienza... e non lo voto". "Questa roba - sottolinea -, un governo così, sarebbe gravissimo". "I nomi che arrivano dal Pdl - aggiunge - sembrano una provocazione, soprattutto perché a Berlusconi interessano il dicastero della Giustizia e tutti quei ministeri utili per le sue attività, per le leggi 'ad personam'. Berlusconi non ha senso dello Stato e del Paese, e non è una posizione preconcetta o una faziosità, ma ne abbiamo una lunga esperienza". Per Puppato dunque Enrico Letta dovrebbe sfidare il Pdl "su un governo di scopo e basta". Il rischio, spiega, é che "Berlusconi riesca a fare prevale le sue logiche, imponga tutte le sue partite, che hanno precluso all'Italia di essere un Paese normale e con una politica normale". "Ricordo - prosegue - che il Pd non può fare da scendiletto, verrebbe spazzato via. Il risultato che ne trarremmo sarebbero davvero molti e molti anni veramente bui".
Boccia: "Chi non vota è fuori dal partito" - Immediata la replica del deputato del Pd Francesco Boccia: "Nessuna minaccia ai colleghi ma ci sono delle regole che vanno rispettate ed è chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito". Su L'Unità il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ricorda che "la fiducia al governo è un atto solenne" ma si dice "sicuro che i gruppi PD di Camera e Senato saranno compatti". I parlamentari democratici, prosegue il capogruppo PD a Palazzo Madama "nelle assemblee hanno e avranno il dovere di esprimere le loro opinioni a favore o contro le iniziative loro proposte, ma dovranno attenersi alle indicazioni della maggioranza dei loro colleghi". Sull'incarico a Enrico Letta, Zanda nota che "la scelta del presidente Napolitano è stata molto saggia, nella quale c'è l'esperienza di un dirigente politico giovane che ha avuto ruoli di grande responsabilità di governo e di partito". Sul possibile nuovo esecutivo, il presidente dei senatori PD lo tratteggia come "un governo al servizio del Paese e a questo servizio al Paese il capo dello Stato ha chiamato tutte le forze politiche parlamentari, un impegno che investe per primo il Partito democratico e subito dopo il Pdl, i cui voti sono necessari per la formazione di un governo". Interrogato infine sulla tenuta della cosiddetta 'ditta', Zanda dichiara che la tenuta del PD non è in discussione e che il 4 maggio, all'Assemblea nazionale, "ci sarà un dibattito aperto e si avvierà la fase congressuale. Ma vorrei ringraziare il segretario Bersani, le sue dimissioni - conclude Zanda - sono state un altro suo atto di generosità".
25 aprile 2013
Redazione Tiscali