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PD, Franco Marini contro Matteo Renzi: "Ha un'ambizione sfrenata"

PD, Franco Marini contro Matteo Renzi: "Ha un'ambizione sfrenata"

Era il nome[1] sul quale il Partito Democratico[2] e Il Popolo della Libertà avevano inizialmente trovato un’intesa per l’elezione del Presidente della Repubblica. Franco Marini, intervistato da Lucia Annunziata per la trasmissione In mezz’ora, ha, quindi, quasi accettato la sua bocciatura, proprio per il fatto di essere l’emblema delle “larghe intese” ma non è riuscito ancora a capacitarsi del flop di Romano Prodi.

Le accuse, da parte di Marini, al Partito Democratico, non sono mancate. Queste sono state le sue principali dichiarazioni:

Bersani ha capito che la chiusura delle elezioni e la necessità di guidare il paese imponeva un rapporto con il PDL, Bersani ha tentato anche di dialogare con Grillo ma è stato messo alla porta. In questa gravità, Bersani doveva dialogare con Berlusconi. E’ venuto fuori che il nome di Marini era accettabile. Berlusconi non ha indicato il mio nome. Non ero l’uomo delle larghe intese, ma delle medie intese. Si sono discussi alcuni nomi con la destra. Marini è venuto fuori come un punto accettabile. Ma ci sono stati troppi astenuti. Io di battaglie ne ho fatte tante. Ho vinto e ho perso. Non ho avuto una reazione non controllata. Non mi ha fatto piacere, però.

Da qui, il cambio di strategia che ha portato al nome di Romano Prodi. Franco Marini non ha saputo spiegarsi i continui voltafaccia del partito, accusando lo stesso di opportunismo:

Bersani è stato costretto a cambiare strategia, chiamando Prodi. Sono rimasto sbalordito da come è stato bruciato. Prodi fu applaudito e acclamato. La malattia è un dilagare di opportunismo che ha toccato il nostro partito. L’opportunismo che tocca il gruppo dirigente. Questo è un partito dove si sono rinforzati più i potentati che un’idea larga di partito. C’è una mancanza di solidarietà e di appartenenza comune profonda. Su Prodi, non mi aspettavo questa rottura. Hanno detto no ad un segretario che ha cambiato strategia e nemmeno davanti a questo si sono fermati.

Franco Marini, per quanto riguarda la bocciatura di Prodi, non ha esplicitamente fatto alcun nome:

D’Alema ha lavorato contro Prodi? Non lo so. Chi ha votato contro Prodi, non lo so. Questo partito ha espresso una debolezza forte, non avendo orientato con successo i propri dirigenti e parlamentari.

A Matteo Renzi, che aveva definito la scelta di Marini come “un dispetto al paese”, Franco Marini ha riservato parole di fuoco:

Renzi è un uomo che ha un livello di ambizione sfrenata. Parla e non sa quello che dice. Vuole andare sui giornali. Se non modera questa ambizione, finirà fuori strada. Renzi appoggiava Prodi e poi è stato il primo a dire che Prodi era fuori.

Riguardo Enrico Letta prossimo segretario, Marini non ha escluso quest’ipotesi:

Siamo in una fase pre-congressuale. C’è Letta, che potrebbe essere il nuovo segretario.

References

  1. ^ Era il nome (www.polisblog.it)
  2. ^ Partito Democratico (www.polisblog.it)

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