Berlusconi da Monti, ok Cancellieri ma lo chieda il Pd
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- Pubblicato Venerdì, 19 Aprile 2013 23:12
(AGI) - Roma, 19 apr. - La prima scelta di Mario Monti e' Anna
Maria Cancellieri e sul nome del ministro dell'Interno ha
cercato stasera di portare anche Silvio Berlusconi. Un incontro
lampo quello che ha avuto luogo a Palazzo Chigi, organizzato in
poche ore e per il quale si e' reso necessario rinviare una
nuova rinione di Scelta Civica, inizialmente prevista per le
21. Berlusconi lascia la sua residenza romana al termine
dell'ennesimo vertice con lo stato maggiore del Pdl. C'e' la
consapevolezza, nell'ex premier e nei suoi, che la palla e'
passata inevitabilmente nel campo del centrodestra, tanto piu'
dopo l'annuncio delle dimissioni di Pierlugi Bersani. "Vi
faccio tornare l'appetito con una notizia", ha commentato con
quanti sono intervenuti stasera alla cena elettorale di
Alemanno: "Bersani ha annunciato le sue dimissioni". Nonostante
l'ostentato entusiasmo, Berlusconi avrebbe mostrato con i suoi
una certa preoccupazione per lo sbando in cui si trova il
Partito Democratico in in momento cosi' delicato per il Paese:
l'assenza di un interlocutore affidabile, in questo momento,
rende tutto piu' difficile.
Una preoccupazione condivisa dallo stesso Mario Monti e
dallo stato maggiore di Scelta Civica: oggi, al termine delle
operazioni di voto, erano tanti gli esponenti montiani a dirsi
"sconfortati" per lo stallo, certo, ma anche per lo spettacolo
offerto dal Pd: "Sono sgretolati", e' stata la riflessione di
un senatore montiano, "come si puo' pensare che possano essere
loro a fornire una soluzione allo stallo politico?". Si spiega
anche con questo l'apertura arrivata da Silvio Berlusconi alla
candidatura di Anna Maria Cancellieri. Il Cavaliere detta la
sua condizione per arrivare alla convergenza su Anna Maria
Cancellieri: deve essere il Partito democratico a chiederlo.
Mario Monti incassa cosi' il via libera di Berlusconi sulla sua
prima scelta, anche se il Cavaliere continuera' a insistere per
convincere Mario Draghi ad accettare una candidatura al Colle,
impresa che al momento sembra senza speranze.