Tutto ciò che ci ha insegnato Miriam Mafai
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- Pubblicato Giovedì, 18 Aprile 2013 10:55
Dall’esperienza della resistenza, a quella di funzionario del Pci, poi la carriera giornalistica, da l’Unità a Paese Sera fino alla fondazione di Repubblica, poi ancora il femminismo e le battaglie civili e democratiche, da quelle degli anni 70 a quelle di questo inizio secolo, con in mezzo l’esperienza di parlamentare negli anni 90: Miriam ha attraversato davvero tutte le fasi e tutti i momenti decisivi della nostra storia recente, mostrando quella lucidità, quella passione e quella umanità che sono tipiche solo di poche grandi donne.
Ci è mancato il suo parere in questo anno, un anno difficile, di cambiamenti profondi che non sono ancora completati. Ci sarebbe stato prezioso il suo spirito critico, la capacità di cogliere in modo originale i cambiamenti sociali e politici, in particolar modo oggi che abbiamo di fronte uno scenario inedito, che ci chiede senso di responsabilità, coraggio nelle scelte di cambiamento, capacità di decisione nell’interesse di quel paese reale che soffre e aspetta risposte.
Ricordo una delle sue ultime uscite pubbliche, all’inizio di marzo del 2012, in un corso di formazione per le giovani del Pd cui partecipavo anche io: parlava della costituente, delle battaglie di fondazione della Repubblica, ma guardava soprattutto al domani, per incoraggiare le ragazze a essere protagoniste del futuro e dell’Italia, a guidare quei cambiamenti che i tempi contemporanei ci impongono come condizioni di vita e di pensiero, e dentro i quali dobbiamo ricostruire le nostre nuove prospettive di comunità.
«Come donne nessuno ci ha mai regalato niente»: l’ho sentito dire molte volte da Miriam, che ha insegnato, con l’affetto e la severità della sua generazione, a tante donne più giovani a non temere le sfide a un mondo troppo maschile, ma a sentire invece la forza delle competenze e delle energie femminili come una forza davvero capace di essere dirompente quando unitaria, decisa, concreta. Oggi di donne in Parlamento ce ne sono tante, quante mai prima, chissà cosa avrebbe pensato Miriam, come ci avrebbe consigliato e incoraggiato.
Non ha mai amato - e in questo mi sento particolarmente vicina al suo modo di ragionare - i convincimenti ideologici: pur avendo conosciuto e praticato i grandi partiti di massa e le fortissime idealità che ispirano la politica, è sempre rimasta una mente e una voce libera, attenta a cogliere i cambiamenti grandi e piccoli della società e a confrontarsi con essi, per capirli e governarli. Nell’adesione piena a valori che non ha mai tradito e che ha anzi sempre cercato di attualizzare e far condividere ai più giovani, Miriam ha conservato una dolcezza e una leggerezza che credo siano state uno dei tratti principali della sua forza.
Con lei anche essere rimproverati, anche i momenti in cui la discussione portava a esporsi al suo giudizio, un giudizio duro specie con gli amici, diventavano momenti utili e piacevoli: sapere, capire, imparare, condividere sono state sempre le priorità del suo pensare e del suo agire, e sono l’insegnamento che ci ha trasmesso e lasciato. Miriam ha raccontato molta Italia, e nelle sue parole è sempre stato facile ritrovarsi. Io ho imparato molto da lei, ho spesso trovato punti di vista acuti, critici, interessanti. Mi mancano i suoi stimoli e mi manca molto la sua risata: una risata unica, contagiosa, capace di smorzare la tensione, di trasmettere calore, di infondere ottimismo.
Fonte: L'Unità
References
- ^ www.miriammafai.it (www.miriammafai.it)