Renzi in tv. Sfida finale al Pd - Politica
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 11 Aprile 2013 06:10
di Massimiliano Lenzi
«Sarai anche un campione, conterai pure er 48 ma io quando c'è da calà calo e quando c'è da piglià, piglio». La ferocia del linguaggio di Bombolo, giocatore di scopa a carte nel film Delitto a Porta Romana, regia di Bruno Corbucci, si attaglia bene alla battaglia finale scoppiata dentro il Partito democratico.
L'impallinamento di Matteo Renzi grande elettore del Capo dello Stato non designato (dice lui a causa di "chiamate da Roma per bloccarlo") apre il redde rationem dentro il Pd. Nei giorni scorsi, sul quotidiano Repubblica, Walter Veltroni invitava a «evitare le scissioni per salvare» i Democratici e il partito. Mai parole furono, al contrario, più profetiche. Non perché la scissione si sia consumata bensì perché la guerra dei Roses, pardon, dei Democrat pare già in atto. Stasera Matteo Renzi sarà ospite di Porta a Porta, il programma di Rai Uno, condotto da Bruno Vespa: il salotto liturgico-celebrativo, ma anche notiziante, della politica italiana. Poche ore prima, il buon Renzi si siederà al Tg delle 20, su La7, da Enrico Mentana. Un doppio televisivo per tracciare un confine o forse, più prosaicamente, per ribadire una posizione. Certo è che l'offensiva mediatica renziana appare solo agli inizi. Del passaggio ad Amici, peraltro registrato e non in live, su Canale 5, da Maria De Filippi, di sabato scorso in molti hanno ironizzato sul look del sindaco di Firenze: il giaccone in pelle, l'aspetto giovanile, il capello tirato. Un dettaglio, di costume, ma non certo la sostanza della performance. In realtà è stata, quell'uscita tv, la più grande operazione di appeasement che un leader del centrosinistra italiano abbia mai fatto - dopo la visita ma ormai sembra un secolo - di Massimo D'Alema alle televisioni e agli studi di Mediaset. Andando in un programma, non di informazione, su una rete - Canale 5 - la principale dell'impero mediatico di Silvio Berlusconi, Renzi ha voluto dare un segnale chiaro: non è in atto una guerra culturale tra destra e sinistra, tra giaguari e smacchiatori bensì è in corso una mutazione antropologica della Nazione, che passa dalla tv e dal web, veicolo del successo di Beppe Grillo.
Per uscire dalla dicotomia casta/anticasta non basta essere antiberlusconiani. Anzi, servirebbe andare oltre, magari pacificare il Paese un tempo dicotomico tra pro Cavaliere ed anti Cavaliere. Per questo nel doppio Renzi in televisione di stasera, come uno scotch whisky, alla faccia dei salutisti e dei prudenti della politica, si registra l'inizio delle operazioni politiche e del duello con Bersani e con quel che resta della nomenclatura del Pd. Perché sì, Renzi avrà perso le primarie ma Bersani, che le aveva vinte, ha perso le politiche. Ed allora in un momento cruciale per il Paese si tratta di capire quanto, dentro al Partito democratico, sfidando gli organigrammi di quel che resta - seppur in crisi - l'ultimo modello partito novecentesco sopravvissuto alla crisi politica nazionale, il sindaco di Firenze abbia chance di farcela. Ieri mattina, tanto per dire, Fabrizio Barca che politicamente non fa mistero delle sue ambizioni politiche e Maurizio Landini, leader della Fiom - Cgil, conversavano amabilmente in un caffé di Piazza del Pantheon. Che c'entra con Renzi? Apparentemente nulla, ma danno l'idea di incontri di mondi, di culture, di politiche.
Tutti hanno detto e scritto che Renzi vincerebbe le elezioni, candidato premier, perché sedurrebbe l'elettorato di centro e moderato. Ma quello di centro col trattino orientato a sinistra, quello chi voterebbe in maggioranza? E il sistema partito Pd sarebbe in grado di reggere un effetto R? Domande che a breve avranno una risposta visto che con la doppia apparizione televisiva di Matteo Renzi di stasera, prima da Mentana - in un Tg - e poi da Vespa nel talk di approfondimento di Rai 1, ci sarà una prima vaccinazione al futuro. Ché in gioco non c'è il fatto di essere o no grandi elettori del nuovo Presidente della Repubblica bensì la futura leadership del centrosinistra italiano. E, magari, dell'Italia.
References
- ^ Categorie (1) (news.google.com)
- ^ Politica (news.google.com)