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Collegio Europeo, Pd critica la scelta di uscirne – Un Comune a 5 Stelle - Blog - Parma

Collegio Europeo, l’uscita del Comune, decisa nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale[1], una sconfitta per la città. Il comunicato del gruppo consiliare del Pd.

La nota stampa.

Quali devono essere le dimensioni attorno a cui costruire l’identità e lo sviluppo di Parma? Spesso diamo a questa domanda risposte che poi non trovano coerenza negli atti. E’ successo nell’ultimo Consiglio comunale, con il voto della sola maggioranza che ha sancito l’uscita del Comune di Parma dai soci fondatori della Fondazione Collegio Europeo.

Una scelta motivata dal Sindaco con ragioni di priorità economica, ma che rischia di avere come conseguenza la chiusura del Collegio stesso. Sarebbe una grave perdita per la nostra città. Come Partito Democratico crediamo infatti che l’apertura all’Europa costituisca per il nostro territorio uno di quegli assi portanti di cui si diceva all’inizio. Il Collegio Europeo e l’Efsa sono le due intuizioni con cui Andrea Borri ha dato concretezza alla scelta europea di Parma.

In questi anni molte delle opportunità che la presenza di queste due istituzioni offriva non sono state colte adeguatamente. Ma questa constatazione, per una Giunta che voglia assumersi la propria responsabilità politica, diventa motivo di progettualità e azione, non di disimpegno.

Tanto più che, tra i soci del Collegio Europeo, il Comune della città su cui questa istituzione sorge riveste un ruolo di maggiore responsabilità. Di fatto indica la direzione sul futuro anche agli altri soci, che attendevano un segnale forte del Comune. Segnale che purtroppo non è arrivato.

Come Gruppo del Partito Democratico nel dibattito in Consiglio abbiamo sottolineato le mancanze nella conduzione di questi anni del Collegio Europeo, che hanno portato a un eccesso di autoreferenzialità rispetto alle dimensioni nazionale e sovranazionale e a una gestione economica che troppo si è appoggiata sul contributo dei soci senza sviluppare la necessaria autonomia.

Ma occorre distinguere la gestione dall’istituzione. Il Comune poteva condizionare la propria adesione a una decisa discontinuità con il passato, a un progetto di rilancio forte e credibile (un piano è già stato presentato), da verificare costantemente. Ma tutto questo è possibile farlo solo se si è all’interno del Collegio, come socio fondatore.

L’amministrazione Pizzarotti non ha percorso questa strada, semplicemente ha fatto l’ennesima scelta di taglio e rinuncia. Darà 20.000 euro l’anno a un’istituzione di cui di fatto decreta la probabile chiusura, per non affrontare una ricapitalizzazione, comunque da contrattare e condizionare ad un nuovo sviluppo. Una sfida stimolante, per non disperdere la storia di 25 anni di un centro post-universitario di alti studi europei che, a livello continentale, solo a Bruges è presente.

Parma, il Collegio, la vocazione europea del nostro territorio avrebbero meritato scelte di ben altro spessore culturale e lungimiranza politica. Il sostegno del gruppo del Partito Democratico non mancherà a chi, tra i soci attuali e futuri del Collegio, vorrà percorre queste scelte. Nonostante il Comune di Parma.

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References

  1. ^ decisa nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale (uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Comune (uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in Consiglio comunale (uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it)
  4. ^ Commenti a Collegio Europeo, Pd critica la scelta di uscirne (uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it)

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