DDC

“Il Pd di Siena asserragliato nei suoi bunker sta consegnando la città a Beppe Grillo e al populismo. Alla luce delle notizie sul dissesto del Comune, sul rosso senza precedenti di Banca Mps e sui guai economici di Asl e Università, è impensabile credere di poter scegliere il candidato a sindaco del centrosinistra chiusi nelle segrete stanze”. E’ quanto dichiara l’associazione di Siena “Confronti”, di cui fanno parte iscritti al Partito democratico di Siena.
“I senesi stanno attraversando il momento peggiore della loro storia millenaria – spiega l’associazione – e la classe dirigente del maggiore partito di governo della città si mostra completamente sorda e indifferente alla situazione. C’è una richiesta di rinnovamento, di trasparenza, di pluralismo, arrivata chiara e forte anche alle elezioni di febbraio, che hanno visto il Pd toccare il suo minimo storico. La risposta dei vertici del Pd di Siena è, invece, stata di chiusura totale. Le primarie, atto fondativo del Partito democratico e punto cardine dello Statuto, vengono rimandate con espedienti umilianti per tutti i militanti che hanno partecipato negli ultimi mesi a tre diversi momenti di partecipazione politica”.
“Il Pd convochi subito a Siena – aggiunge ‘Confronti’ – primarie aperte a tutti. Solo un vero momento democratico, plurale e trasparente, può permettere di riscattare il centrosinistra e metterlo in condizione di competere per vincere le elezioni comunali di maggio. Andare avanti con chiusure e trattative private significa non assumersi le responsabilità che i senesi si attendono per superare questo momento di grandissima difficoltà”.

Associazione Siena Confronti