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"Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica le nostre valutazioni sulla settimana di consultazioni svolte dal presidente incaricato. Abbiamo deciso di partire da un ascolto vero del risultato elettorale, che ci ha portato a cercare un esito che non fosse tradizionale, ecco perché abbiamo cercato il coinvolgimento di tutti attraverso la scelta di una convenzione costituente per fare la riforma della politica, a partire dalla fine del bicameralismo, dalla riduzione dei parlamentari e da una nuova legge elettorale”.

Così il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, al termine dell’incontro con Giorgio Napolitano.

“Contestualmente, per far partire questo processo – ha aggiunto - abbiamo proposto un governo centrato sull'economia, l’emergenza sociale e la moralizzazione della vita pubblica”, sapendo però che “le aspre contrapposizioni tra forze politiche rendono un governissimo tra le forze politiche tradizionali non idoneo a parlare alla richiesta di cambiamento che è venuta dal Paese”.

Il vicesegretario del Pd ha sottolineato come “i troppi no che abbiamo sentito in questi giorni, ai quali aggiungo i no espressi a un governo istituzionale e a un governo del presidente, rischiano di negare la possibilità che il cambiamento possa avvenire”.

“Abbiamo ascoltato con rammarico questi no, e al presidente della Repubblica – ha concluso il vicesegretario – abbiamo espresso la nostra piena fiducia e gratitudine, assicurando che non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che in queste ore prenderà”.