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A camera e senato - Capigruppo, è battaglia nel Partito Democratico | italia

A camera e senato - Capigruppo, è battaglia nel Partito Democratico | italia

Roma - I gruppi parlamentari di Camera e Senato eleggeranno oggi i propri presidenti, passaggio importante anche per la formazione del governo, perché permetterà l’avvio delle consultazioni da parte del presidente Giorgio Napolitano.

Le caselle sono quasi tutte a posto, tranne le due del Pd in entrambe i rami del Parlamento. La mancata elezione di Dario Franceschini e Anna Finocchiaro sugli scranni più alti di Montecitorio e Palazzo Madama ha infatti mischiato le tessere del puzzle.

Ieri il Pdl ha riunito i propri gruppi, alla presenza di Silvio Berlusconi, e ha indicato in Renato Brunetta e Renato Schifani i due presidenti, che verranno eletti domani. Il Cavaliere ha voluto per palazzo Madama una figura di caratura istituzionale e per Montecitorio un «portavoce», nel senso di una persona battagliera in grado di difendere le posizioni del Pdl anche nei dibattiti televisivi.

La Lega punterà alla Camera sull’ex presidente della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti, uomo stimato anche negli altri gruppi, e al Senato su Massimo Bitonci. Scelta Civica invece trova la quadra - al Senato - solo all’ultimo anche se la nota della lista di Monti tiene a puntualizzare che la scelta fatta è stata raggiunta all’unanimità.

Dunque al Senato vengono scelti Mario Mauro come presidente del gruppo e De Poli e Susta vice. Alla Camera invece si tratta fino a tardi, con Andrea Romano in pole position. Il Movimento 5 Stelle formalizzerà la scelta già fatta nei gironi scorsi, con Vito Crimi a Palazzo Madama e Roberta Lombardi a Montecitorio.

Il gruppo di Sel alla Camera ha già eletto la scorsa settimana Gennaro Migliore proprio presidente, mentre al Senato la capodelegazione sarà Loredana De Petris: qui infatti c’è da vedere se verrà concessa la deroga per poter formare il gruppo, visto che il Regolamento richiede 10 senatori per poterlo formare, mentre Sel ne ha sette.

Più complicata la scelta in casa Pd. Pier Luigi Bersani voleva proporre una proroga, fino alla nascita del governo, dei capigruppo della scorsa legislatura, appunto Franceschini e Finocchiaro. Ma le varie anime del partito scalpitano.

I giovani turchi sono pronti a mettere in pista o Andrea Orlando o Marianna Madia; l’area di Enrico Letta pensa a Francesco Boccia. A questo punto i fedelissimi del segretario potrebbero rilanciare con Guglielmo Epifani.

AreaDem a questo punto scenderebbe in campo con Marina Sereni. In Senato il regolamento del gruppo impone che le candidature siano appoggiate da un certo numero di firme; in tal senso si stanno muovendo Luigi Zanda, Felice Casson, Giorgio Tonini, Laura Puppato, Claudio Martini e Valeria Fedeli.

Le riunioni sono convocate alle 15 e in queste ore Bersani dovrà decidere come muoversi. Gli ex Dc sono abituati a scegliere il capogruppo nel segreto dell’urna (eleggendo anche presidenti diversi da quelli proposti dal segretario) per gli ex Pci sarebbe una novità.

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