DDC

DovereDiCronaca®

Al Pd il record della prima indagata del nuovo Parlamento - Politica

Al Pd il record della prima indagata del nuovo Parlamento - Politica

Terremoto nel feudo messinese del Partito Democratico. Epicentro Patti dove emerge la prima indagata del nuovo Parlamento, Maria Tindara Gullo, entrata alla Camera nelle liste del Partito Democratico e accusata di falso ideologico. Nella città del messinese, gli agenti della polizia di Stato hanno eseguito 12 misure cautelari, delle quali 7 arresti domiciliari e 5 obblighi e divieti di dimora nei riguardi di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione finalizzata alla commissione di falsi e reati elettorali, alla truffa in danno di Enti Pubblici.

Un sisma che promette ulteriori svolte. L’indagine ha consentito di accertare che alcuni candidati politici alle elezioni amministrative del 2011, nelle quali si votava per la nomina del nuovo sindaco di Patti, con la correità di compiacenti vigili urbani, al fine di procurarsi consensi elettorali che altrimenti non avrebbero avuto, hanno indotto numerose persone residenti in Comuni limitrofi a quello pattese, a trasferire fittiziamente le proprie residenze nella città messinese, per poi indirizzare in loro favore le preferenze di voto. Tra gli arrestati, il padre della neo parlamentare ed ex vice sindaco di Patti, Francesco Gullo, settantunenne. Anche Luigi Gullo, consigliere provinciale del Pd, cugino dell’eletta Maria Tindara e nipote di Francesco Gullo, risulta indagato con l’accusa di associazione a delinquere.

Storie inquietanti che segnano famiglie e parentele e che portano alla politica. Un sistema sotto accusa e che coinvolge altre 157 persone. Nel Pd messinese c'è irrequietezza. D’altronde c’è chi sostiene che sia la punta di un iceberg. Gli inquirenti hanno disegnato un quadro complesso della vicenda che lascerebbe ipotizzare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere operante nel Comune di Patti sino al termine della competizione elettorale del 2011. Per il Gip, la figura chiave del sistema sarebbe il padre della neo deputata Democratica Maria Tindara Gullo. «Promotore, organizzatore e capo indiscusso di simile organizzazione - si legge nell’ordinanza - è Francesco Gullo, zio del candidato a sindaco Gullo Luigi, politico di lungo corso … avvezzo a svolgere - di fatto - un ruolo di primo piano nell’amministrazione dell’ente».

In sostanza, come si legge ancora nel documento del Gip, Francesco Gullo «vanta una tangibile capacità di influenzare l’agire dei funzionari pubblici e si è, nell’occasione, circondato di persone disposte a condividerne le condotte delittuose, tanto da dare vita addirittura a un contesto associativo di rilevanza penale di cui egli è risultato indiscusso promotore, organizzatore e capo».

Bocche cucite nel partito di Bersani. Si fa vivo uno scarno comunicato del Pd messinese. «Sono sospesi dal Partito Democratico tutti gli iscritti destinatari di provvedimenti cautelari di natura personale dal momento in cui è stato notificato il provvedimento. La commissione di garanzia del Pd - prosegue la nota - valuterà nei prossimi giorni se sarà necessario assumere altre decisioni. Il Pd esprime piena fiducia nella magistratura nell’accertamento dei fatti». Tutti sospesi, compreso Francesco Gullo, ma non la figlia, la neo deputata Mariella Tindara né il cugino, il consigliere provinciale Luigi Gullo.

Gaetano Mineo

References

  1. ^ Categorie (1) (news.google.com)
  2. ^ Politica (news.google.com)

...leggi tutto.

Rubriche