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Primarie del centrosinistra - Lettere Scrive Giovanni Selvaggini

Riceviamo e pubblichiamo - Lo spettacolo deprimente che continua a portare in scena il Partito democratico non ha aggettivi per poterlo giudicare.

Io vorrei ricordare che non sono le tessere che vanno al voto, ma fortunatamente sono i migliaia di cittadini che come me non hanno capi bastone, bensì hanno un cervello e sanno farlo funzionare.

A tutto c’è un limite oltre quale non si può andare senza sbattere.

Ma come si può ancora sopportare che vai alle primarie per scegliere i candidati e poi ti trovi in lista personaggi diversi, che ovviamente non avresti mai votato e che poi uno di questi, dice pure senza prima dimettersi che se avesse 20 anni non avrebbe votato Pd ma che ci pigliamo per…

Basta con questo sistema, basta io non ci sto più non è questo il partito democratico in cui mi riconosco.

Un partito che annuncia le primarie fissa la data e poi le vuole posticipare.

Ma con chi pensano di avere a che fare, la gente firma le liste e vede che i giochi cambiano in corso d’opera un po’ di serietà per favore.

In una città ingessata, senza sviluppo, senza spirito di appartenenza, con le frazioni che non vi si riconoscono, dove la cultura e il volontariato annaspano, si pensa ai soliti giochi di potere.

Onore a chi si è candidato spontaneamente alle primarie del centrosinistra, spero che la corsa venga vinta da uno di loro, anche se io e alcuni amici sosteniamo Francesco Serra.

Con la candidatura fatta a tavolino, si rispolverano giochi di politica di altri tempi, io gli auguro che la platea si allarghi così potranno concorrere all’Oscar come miglior film d’epoca.

Sicuramente non avranno mai più il nostro consenso e non vorrei esagerare nel dire che su questo punto che molti la pensano come me.

Giovanni Selvaggini

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