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Da Grillo altro no al Pd: adescatori Renzi: io non pugnalo Bersani

Da Grillo altro no al Pd: adescatori Renzi: io non pugnalo Bersani
Roma, 1 mar. (Adnkronos/Ign) - ''Trovo sbagliato e dannoso inseguire Beppe Grillo sul suo terreno, quello delle dichiarazioni ad effetto. Quello della frase di tutti i giorni. Tanto lui cambia idea su tutto, la storia di questi ultimi 30 anni lo dimostra. Grillo non va rincorso, va sfidato. Sulle cose di cui parla, spesso senza conoscerle''. Lo afferma il sindaco di Firenze Matteo Renzi nella sua newsletter con cui rompe il silenzio postelettorale. Renzi avverte: ''Da vent'anni l'Italia non cresce. Lo inventiamo un nuovo modello di sviluppo sostenibile o continuiamo a sognare grandi opere e piccoli risultati? L'Istat dice che c'è il record di disoccupati, le aziende falliscono perché gli enti locali non pagano per colpa del patto di stabilità, fior di investitori potrebbero intervenire in Italia ma sono bloccati dalla crisi del sistema politico e dalle incertezze del sistema burocratico. E noi che facciamo? Pensiamo di uscirne vivi offrendo a Grillo la Camera e a Berlusconi il Senato, secondo gli schemi che hanno già fallito in passato?''. La priorità per Renzi, ''è rimettersi in sintonia con gli italiani, non giocare al compro-baratto e vendo dei seggi grillini. Togliere il finanziamento pubblico ai partiti, subito, come primo atto del nuovo Parlamento, con efficacia immediata sarebbe come dire ai cittadini: ok, abbiamo capito la lezione. Adesso scriviamo una pagina di storia nuova''. Quanto al segretario del Pd, ''io ho combattuto Bersani a viso aperto quando non lo faceva nessuno, guardandolo negli occhi. Non lo pugnalo alle spalle, oggi: chiaro? Nello zoo del Pd ci sono già troppi tacchini sui tetti e troppi giaguari da smacchiare per permettersi gli sciacalli del giorno dopo''. E ribadisce a chiare lettere: ''Io quello che avevo da dire l'ho detto alle primarie. Non ce l'ho fatta, mi sono preso la mia responsabilità''. Oggi il leader del Movimento 5 Stelle ha sferrato un nuovo attacco al Pd. "In questi giorni è in atto il mercato delle vacche - scrive Grillo sul suo blog - Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E' il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita". "Bersani è fuori dalla storia e non se ne rende conto - attacca il leader del Movimento 5 Stelle, ribadendo il no a ogni ipotesi di alleanza con altri partiti o coalizioni - I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo". Grillo ne ha anche per il sindaco di Firenze. "Renzi - tuona - che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il c..o". Ma Renzi oggi è tornato a smentire con ancora più forza un suo possibile coinvolgimento nell'attuale fase politica. Secondo il leader del M5S ''i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare compravendita? - chiede Grillo - Affermare una cosa il giorno prima e contraddirsi il giorno dopo per convenienza post elettorale?". "Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze - ribadisce - Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam, il M5S non starà certo a guardare". Ma su Twitter il Partito democratico mette in chiaro che non c'è "nessuna trattativa né calcoli sottobanco come scrive Corriere. Il Pd gioca a viso aperto. Lo spiega bene Bersani". E rimanda all'intervista del segretario democratico a 'Repubblica', a proposito della formazione del governo. Intanto, Gianroberto Casaleggio illustra la linea del M5S in un'intervista esclusiva al britannico Guardian, la prima dopo le elezioni. Il Movimento 5 Stelle, riferisce Casaleggio, non parteciperà alla formazione di alcun governo e potrebbe invece limitarsi a fornire un sostegno limitato a un esecutivo di minoranza, valutando di volta in volta i provvedimenti in linea con il programma del movimento. "Se verrà messo insieme un governo, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle darà il proprio voto a tutto ciò che costituisce parte integrante del proprio programma", dice il cofondatore, insieme a Beppe Grillo, del M5S. Quanto alle formule da adottare per la formazione del nuovo governo, ''non abbiamo alcun suggerimento da dare". Riguardo al rifiuto espresso da Beppe Grillo di un accordo con il Partito democratico e le conseguenti critiche espresse sul blog di Grillo, Casaleggio ridimensiona la portata della protesta. "I membri del Movimento 5 Stelle non sono gli unici a commentare. Ci sono anche altri". Quindi, per Casaleggio, "il fatto che alcune persone facciano commenti sul blog non significa che la gente del M5S non condivida la linea del movimento". "Beppe deve insistere. Si può fare, se non Bersani, con un volto nuovo che c'è" dice Dario Fo a 'Intelligo-news'. Il premio Nobel definisce Massimo D'Alema un "ipocrita" e invita Beppe Grillo a trovare un accordo con il Pd. "Ho parlato con Casaleggio e credo che i grillini non accetteranno mai Bersani". Allora con chi interloquire? "Ci sono volti nuovi, gente vicino al Pd, che si è spostata, ma che in un'occasione come questa potrebbe rientrare", Fo spiega che "il Pd sta cercando di condurreGrillo nei suoi rinvii furbeschi per sputtanarlo e additargli la responsabilità del mancato accordo, perciò bisogna andarci con i piedi di piombo".
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