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"Oltre al lavoro, la condizione di milioni di pensionati evidenzia una grave emergenza sociale del nostro Paese, lo confermano i dati diffusi oggi dallo Spi-Cgil sul potere d’acquisto delle pensioni".

Lo dice Stefano Fassina, responsabile Lavoro del Pd.

"Le ragioni della diffusione sempre più ampia della povertà sono tante: dal blocco dell'indicizzazione, al taglio dei servizi socio-assistenziali; dal costo della sanità, all'assenza di interventi per la non auto-sufficienza".

"L'emergenza del potere d'acquisto delle pensioni si colloca in un quadro di politiche pubbliche inadeguate ad affrontare la sfida dell'invecchiamento attivo della popolazione. Una sfida che, scaricata su sanità o famiglie, aumenta la spesa pubblica e condiziona pesantemente l'accesso delle donne al lavoro".

"Come indicato nell'incontro svolto nei giorni scorsi con i Segretari Generali dello Spi-Cgil, FNP-Cisl e UILP-Uil, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima, nel programma di governo del Pd c'è l'impegno a riavviare un tavolo di discussione con le rappresentanze dei pensionati al fine di arrivare a soluzioni, nella gradualità imposta dai vincoli di bilancio, sia per l'emergenza potere d'acquisto sia per rispondere ai problemi e cogliere le opportunità della transizione demografica in corso".