Asteroide 2012 DA14 di oltre 100mila tonnellate arriva e sorvola l'oceano indiano senza danni, mistero sull'esplosione degli Urali
- Dettagli
- Pubblicato Venerdì, 15 Febbraio 2013 18:10
Oggi - 15 febbraio 2013 - Alle 20,36 (ora italiana) l'asteroide 2012 DA14 è arrivato puntuale. Il NEA in transito molto al di sopra dell' atmosfera, come previsto, è sfrecciato ad una distanza di 27.650 chilometri dalla superficie terrestre con la sua massa di circa 130 mila tonnellate ed una diametro di circa 50 mt. L'asteroide è il 2012 DA14 e fu scoperto un anno fa, a febbraio del 2012, nelll’Osservatorio di Maiorca ad una distanza di circa 4 milioni di chilometri. In America il NEA asteroide near-Earth (cioè molto vicino alla terra) è stato osservato dal radiotelescopio di Arecibo nelle Grandi Antille (Porto Rico). Nessun impatto né alcun frammento ha danneggiato i satelliti meteorologici in orbita geostazionaria sopra l’equatore; anche la traiettoria è stata esattamente quella prevista, da sud-ovest verso nord-est, come la velocità di circa un diametro lunare al minuto. 2012 DA14 resterà nel sistema Terra-Luna fino alle 13 (ora italiana) d domani 16 febbraio.
Altra storia quella di stamattina in Russia quando alle 9:20 (ora locale) sui monti Urali, nella regione di Chelyabinsk, l'esplosione di un asteroide dalle dimensioni di pochi metri (secondo la versione del Ministero dell'Ambiente russo) ha provocato circa un migliaio di feriti, di cui un centinaio sono bambini che stavano entrando a scuola.
L'asteroide secondo la versione ufficiale sarebbe esploso nell'atmosfera, frammentandosi in cristalli incandescenti e causando un evento che non si verificava dal 1908.
Fonti dell'areonautica militare anonime riferiscono invece che l'esplosione sarebbe stata causata da un missile russo che avrebbe intercettato e colpito l'asteroide.
Il Ministero dell'Ambiente e quello della Difesa russi hanno vietato alla cittadinanza di avvicinarsi e toccare il materiale depositatosi su suolo, oggetti ed edifici. L'ordinanza ministeriale è stata motivata con la necessità di preservare i cristalli caduti per scopi di ricerca.