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"Nel prossimo Governo un 'tavolo Sardegna'"

"Nel prossimo Governo un 'tavolo Sardegna'"
“Diamoci da fare e mi raccomando, una telefonata ai sardi che sono in Lombardia”.
Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha esortato la platea di Cagliari, dove ha fatto tappa col suo tour elettorale.
Riferendosi alla crisi che sta colpendo numerose realtà sarde, il leader del Pd ha poi annunciato che “al prossimo Governo ci sarà un Tavolo Sardegna, ma ci vorrebbe anche una Regione in grado di dare una mano”.
“Ci vuole – ha aggiunto - un Governo di combattimento per dare dei segnali netti a cominciare da me: un parlamentare non deve guadagnare più di un sindaco”.

“Non è che non voglio andare in Tv – ha spiegato -, ma non ho tempo, perché sto girando per incontrare il nostro popolo risvegliando la nostra anima, che è rappresentata dal popolo delle primarie”.
“Quelle facce di bronzo – ha detto, rivolgendosi alla destra – sono dieci anni che fanno e disfano eppure gli avete mai sentito dire che abbiano fatto una riunione di un'ora almeno per capire se hanno sbagliato qualcosa?”
“Le destre in Europa hanno raccontato che ci si salvava da soli. Hanno cominciato qui col leghismo a raccontare che se ammazzi il Sud il Nord corre, ma noi siamo un Paese solo, non due o tre. E il leghismo lo mandiamo a casa”.

Ricordando la giornata di mobilitazione mondiale contro la violenza sulle donne, il segretario del Pd ha ricordato che “il Pd è l’unico partito che porterà in Parlamento il 40% di donne”.
“Sono sicuro – ha rimarcato – che quel 40% spiegherà a Berlusconi come si parla con le donne”.
“Noi chiediamo il voto per il nostro schieramento e per il Pd a testa alta – ha detto – perché in questi anni quello che abbiamo detto, abbiamo fatto Possiamo chiedere il voto a testa alta, con il nostro linguaggio, quello della fiducia. Da questa crisi usciremo, ma con verità e serietà e non con le favole”.

“Con Vendola e Tabacci abbiamo stretto un patto davanti a 3 milioni e 200 mila notai. Gli altri da quali notai sono andati?”, per questo “la nostra coalizione sarà quella solida, le altre saranno quelle che si sfasceranno”.
“Il 24 febbraio – ha sottolineato – non si volta solo per il Governo, ma per cambiare il sistema politico degli ultimi 20 anni basato su un uomo solo al comando. Nel Pdl dopo Berlusconi chi c’è? E dopo Monti, Ingroia, Grillo? Boh... Dopo Bersani, invece, c’è il Pd, un grande partito popolare e riformista”.
“Qui non c’è un uomo solo al comando, c’è un popolo che deve vincere insieme a me e governare insieme a me”.

Cat

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