Fabrizio Corona "me ne sono andato, non sono fuggito, temo la morte in un carcere italiano"
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- Pubblicato Mercoledì, 23 Gennaio 2013 11:35
.The End - Fabrizio Corona sembra aver messo la parola fine alla rocambolesca fuga che lo ha portato dall'Italia alla Francia alla Spagna al Portogallo, a bordo di un'auto che stava segnalando ogni sua mossa agli investigatori o forse a farlo persone a lui vicine al fine di impedirgli di continuare a farsi del male. Si è costituito il ricco paparazzo condannato per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali con una pena salita a 7 anni dopo la fuga, che oggi nega nell'estremo tentativo difensivo. Ha deciso di avvisare lui stesso le autorità e si è consegnato alle forze dell'ordine portoghesi presso la stazione metropolitana di Queluz. «Non sono fuggito me ne sono andato dall’Italia perché temo per la mia vita nelle carceri italiane». E' quanto riferito dal suo difensore, avv. Nadia Alecci.
Corona vuole dunque scontare la sua pena, ma non in Italia spiega. I penitenziari italiani per lui non rappresentano alcun luogo di rieducazione, ma carceri dove si rischia la vita.
Queste dichiarazioni del vip arrestato arrivano proprio mentre da noi esplode la polemica sull'insostenibile sovraffollamento di istituti che distruggono la vita e la dignità dei detenuti (lontanissimi dalla funzione prevista dalla Costituzione che ne prevede lo scopo rieducativo al fine del reinserimento nella società), quello che Corona non chiama scontare una pena, ma temere la morte.
S.T.