La memoria si trasformi in valori di libertà e democrazia
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- Pubblicato Venerdì, 11 Ottobre 2013 17:18
Nella tradizione ebraica non si gioisce per la morte di un nemico e così è per me, anche oggi.
Io ho gioito invece quando Priebke fu condannato, perché volevo e voglio che giustizia sia fatta per coloro che come lui commisero atroci crimini contro l’umanità.
La sua morte e l’anniversario del ghetto di Roma ci avvicinano ad una svolta della storia nella quale purtroppo, e lo dico da figlio, non saranno più in vita i testimoni diretti di quelle tragedie. Dopo di loro sarà ancora più forte il dovere di trasformare la memoria che ci è stata tramandata nei valori di libertà e democrazia per ogni giorno della nostra vita.
Di Emanuele Fiano, deputato del PD
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Elenco dei martiri delle Fosse Ardeatine[1]
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Erch Priebke, 100 anni compiuti lo scorso luglio, era stato capitano delle SS in servizio sotto il comando di Herbert Kappler durante l’occupazione nazista a Roma.
Nel 1998 è stato condannato all’ergastolo per essere stato uno degli esecutori della strage delle Fosse Ardeatine, durante la quale furono trucidate 335 persone.
La strage fu un atto di rappresaglia delle forze di occupazione nazifascista per l’attacco contro le truppe tedesche ad opera di partigiani, avvenuto il giorno prima in via Rasella.
Priebke, che dopo la guerra si era dato alla fuga riuscendo a rifugiarsi in Argentina, fu estradato in Italia nel 1995, dopo un’intervista rilasciata dall’ex SS alla ABC a seguito della denuncia della sua partecipazione al massacro nel libro di Esteban Buch ‘Il pittore della Svizzera Argentina’.
Per i suoi 100 anni, Priebke aveva rilasciato un’intervista-testamento nella quale aveva dichiarato, fra l’altro “non rinnego il mio passato”.
References
- ^ Elenco dei martiri delle Fosse Ardeatine (www.alterhistory.altervista.org)