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Congresso Pd | Per Gianni Cuperlo serve il consenso dal basso

Congresso Pd | Per Gianni Cuperlo serve il consenso dal basso

Gianni Cuperlo[1], tra i contendenti alle Primarie Pd[2], ha le idee chiare su quello che vuole dal Partito Democratico e in un’intervista al Corriere Della Sera di oggi spiega, o meglio ribadisce, il proprio pensiero. Restare ancorati al bipolarismo e tenere separati gli incarico tra la guida del partito e il candidato alla presidenza del Consiglio:

Dobbiamo difendere il bipolarismo allontanando tentazioni centriste o neocentriste. Per quanto ci riguarda, credo che il nuovo centrosinistra non possa essere solo la somma di sigle esistenti o il ritorno a una coalizione che non ha vinto le ultime elezioni di febbraio. Il nostro congresso dovrà servire a definirne la natura e il profilo.

Cuperlo, erede della sinistra di Massimo D’Alema, è convinto che la sinistra come siamo abituati a conoscerla in quest’ultimo periodo non può andare da nessuna parte. La soluzione c’è:

Il nostro compito non può essere quello di avere un Pd più piccolo e più di sinistra. Al contrario, dobbiamo far confluire culture diverse dando a ciascuna lo stesso diritto di cittadinanza: sinistra, popolarismo, cattolicesimo democratico, ambientalismo, il pensiero delle donne… Serve questo per rilanciare il centrosinistra: mantenere i principi di sinistra, ma guardando in avanti. E credo che, se davvero l’Europa è il nostro spazio politico, lì servirà un nuovo partito dei democratici e dei socialisti. La sinistra di prima, da sola, non e’ una risposta sufficiente.

Con l’occasione si è parlato anche del Pdl e della sua situazione attuale dopo la sconfitta di Silvio Berlusconi e i malumori all’interno del partito[3]:

Se davvero dal Pdl emergerà una forza collocata nel campo del conservatorismo europeo, di impianto costituzionale e repubblicano, sarà un elemento positivo per il sistema politico e istituzionale. In parallelo, a noi questa novità impone di intervenire su due fronti: sostenere il governo con convinzione, anche incalzandolo sulle risposte alla crisi; e, con il nostro congresso, mettere mano alla riorganizzazione del campo di centrosinistra.

L’intervista, poi, si è inevitabilmente spostata sull’altro grande candidato alle Primarie PD che si terranno il prossimo 8 dicembre, il sempre più agguerrito e presente Matteo Renzi[4], sindaco di Firenze e da giorni ormai in piena campagna elettorale proprio in vista delle Primarie:

La sua candidatura è un elemento di chiarezza. Ma ora non ci sono più equivoci: l’8 dicembre si terranno le primarie per eleggere il segretario del Pd e non per scegliere il prossimo candidato a Palazzo Chigi. Serve un segretario a tempo pieno, che si dedichi soltanto al partito per l’intero mandato congressuale. Un segretario che non si chieda quanto il Paese ha bisogno di lui, ma se l’Italia ha bisogno di noi.

Infine una considerazione sul futuro dell’Italia che, a detta di Cuperlo, ha bisogno ora più che mai del consenso dal basso, dal consenso del popolo.

Ormai è chiaro che la leva del governo non basta: non si cambia il Paese con un riformismo senza popolo. Le vere riforme hanno bisogno di un consenso dal basso.

In queste ore anche Matteo Renzi ha concesso un’intervista a proposito delle Primarie del PD spiegando, al pari di quanto fatto da Cuperlo, come dovrebbe essere il PD che lui si immagina.

References

  1. ^ Gianni Cuperlo (www.polisblog.it)
  2. ^ Primarie Pd (www.polisblog.it)
  3. ^ malumori all’interno del partito (www.polisblog.it)
  4. ^ Matteo Renzi (www.polisblog.it)

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