"Alla fine è riuscito solo a far aumentare l'Iva
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- Pubblicato Mercoledì, 02 Ottobre 2013 16:18
"Le dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl hanno bloccato qualsiasi intervento del Governo per scongiurare l'aumento dell'imposta. Ma questo è solo il punto finale di un'opera iniziata nell'estate 2011, quando la sciagurata trattativa per il rientro dal deficit eccessivo condotta da Berlusconi e Tremonti in ginocchio a Bruxelles portò ad una manovra lacrime e sangue che prevedeva - con il decreto legge 138/2011 - un primo aumento dell'IVA dal 20 al 21 per cento e una clausola di salvaguardia da macelleria sociale, fatta di 16 miliardi di tagli alle agevolazioni fiscali e alla spesa sociale o, in alternativa, di aumenti delle imposte indirette.
Il secondo punto di aumento Iva dal 21% al 22%, fu sì previsto da Monti nel decreto legge 201/2011, la manovra “salva-Italia”- per poi essere più volte rinviato fino ad oggi - ma solo per scongiurare il disastroso piano di tagli promesso alla Commissione europea da Berlusconi e Tremonti.
L'Italia, in definitiva, paga e pagherà un dazio pesantissimo per gli errori e l'irresponsabilità di un uomo che oggi sta mandando a picco il Governo (e il Paese) per sottrarsi alla condanna definitiva per frode fiscale”.