con voto vicino, maggioranza a rischio
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- Pubblicato Lunedì, 09 Settembre 2013 20:03
"Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro. Un inaccettabile atteggiamento da parte del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle che addirittura intendono votare entro domani contro le pregiudiziali approfondite e dettagliate formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo, non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo". Così, in serata, il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani
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Roma, 09 Settembre 2013
La giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato si aggiorna a domani sera alle 20. Lo ha deciso la giunta.
Schifani: Governo a rischio
"Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro. Un inaccettabile atteggiamento da parte del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle che addirittura intendono votare entro domani contro le pregiudiziali approfondite e dettagliate formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo, non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo". Così, in serata, il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.
"Con gli ultimatum non si governa una grande democrazia occidentale", commenta il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza aggiungendo che "la legge è uguale per tutti. Sbaglia - conclude - chi pensa che si possa scambiare la stabilità del governo con l'impunita di Berlusconi.
Una giornata tranquilla
"Aspettiamo la relazione di Augello. Sui tempi sarà la Giunta a decidere". Ostenta tranquillità, il presidente della Giunta delle Immunità del Senato, Dario Stefano (Sel), arrivando in giunta per le immunità al Senato. Ma la battaglia è dietro l'angolo: si avvicina il momento della decisione sulla decadenza di Silvio Berlusconi, il tema che ha incrinato nelle ultime settimane i rappiorti interni alla maggioranza del Governo Letta.
Augello: rinvio alla Corte di Lussemburgo
Il senatore Andrea Augello ha presentato, durante la riunione della Giunta per le elezioni del Senato, la proposta di rinvio pregiudiziale di tipo interpretativo alla
Corte di giustizia della Ue di Lussemburgo. Per Augello, infatti, ci sono tutti i presupposti perché la Giunta chieda un parere alla Corte di Lussemburgo, per verificare se la legge Severino viola i principi comunitari. Augello ha chiesto, viene
riferito, alla giunta di valutare se la proposta di sollevare la questione costituzionale della legge puo' essere sollevata solo nella seduta pubblica o già ora.
Tre interrogativi
La Giunta per le immunità del Senato è chiamata a esaminare le tre
questioni pregiudiziali presentate dal relatore Andrea Augello sul caso
Berlusconi e cioè l'ipotesi di un ricorso alla Consulta, il rinvio alla
Corte europea di giustizia e la questione dell'interpretazione del
merito della legge Severino.
Il Pd accelera
Il Pd ha chiesto e ottenuto che il voto della Giunta delle elezioni del Senato sulle pregiudiziali equivalga a quello sull'intera relazione Augello. Ogni gruppo avrà dieci
minuti per intervenire nella discussione.
In caso di una bocciatura, il presidente della giunta Dario Stefano dovrà nominare un nuovo relatore. Se le pregiudiziali verranno bocciate, infatti, decadrà il relatore Augello.
Casson: siamo organo politico
"Siamo un organismo giurisdizionale, io in quanto relatore sono come un magistrato. Nel merito ho l'obbligo della riservatezza", è la tesi di fondo del senatore del Pdl Andrea Augello. "Macché organo giurisdizionale. Siamo senatori eletti. Siamo un organo politico", replica Felice Casson. Per il senatore Pd, inoltre, il ricorso alla Corte europea è non ricevibile". "Non c'e' ancora un atto della giunta - ha aggiunto - quantomeno bisogna aspettare che ci sia una decisione della giunta per presentare ricorso".
Pezzopane: no a rinvii assurdi
"Le idee chiare sono la conseguenza di una legge molto chiara e di una sentenza giunta al terzo grado", aveva detto la senatrice Stefania Pezzopane (Pd) ai cronisti prima di entrare nella Giunta delle Elezioni. Sul voto della commissione Pezzopane precisa che occorre sentire la proposta del relatore Augello ma "non siamo disposti a rinvii che non abbiano un senso".
La Corte di Strasburgo: tempio lunghi
La Corte per i diritti dell'uomo di Strasburgo prevede "tempi lunghi" per l'esame del ricorso presentato dai legali di Silvio Berlusconi sulla legittimità dell'applicazione al suo caso della legge Severino sull'incandidabilita' dei condannati. "Il caso è delicato, e occorre innanzitutto stabilire la sua ricevibilita' - spiegano a Strasburgo, dove confermano che il ricorso è giunto oggi - ma anche per questo servira' sicuramente piu' tempo del solito, anche diversi mesi". Una volta deciso se il ricorso e'
ricevibile, si trattera' di stabilire se ad occuparsene sarà la Chambre o la Grande chambre: "per un caso di questo tipo i tempi sono lunghi, per certi versi ricorda quello del crocifisso nelle classi", spiegano alla Corte.