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Vendola: «Sono il più incazzato degli alleati del Pd...» - Italia - l'Unità

Vendola: «Sono il più incazzato degli alleati del Pd...» - Italia - l'Unità

5 settembre 2013

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«Sogno un cambiamento a sinistra». In caso di caduta dell'attuale esecutivo, il leader di Sel, Nichi Vendola, si dice disponbile a prendere parte ad un nuovo governo con il Partito Democratico.

«Non sono iscritto al Pd ma sogno il giorno in cui in Italia e in Europa possa esserci un soggetto nuovo che ci tenga insieme. Sono conquistato dalla finezza intellettuale di Gianni Cuperlo», dice Vendola intervenendo alla festa del Pd di Genova. «Sono d'accordo sulla rivoluzione antropologica che propone Goffredo Bettini nelle sue carte. Sono convinto che Fabrizio Barca sia stato il miglior ministro del governo Monti. Vedo che Matteo Renzi, un politico puro e una persona intelligente, sta ragionando sul proprio programma e sul proprio vocabolario. Ma io non prendo parte al congresso del Pd, la sfida è aperta sul programma: siamo in grado di mettere in campo un'alternativa a questo modello di sviluppo?».

Ma, per Vendola, un nuovo governo deve essere «del cambiamento», il governo che assume il tema della povertà come la questione principale che oggi è sulle spalle del Paese». Poco prima dell'incontro alla festa del Pd di Genova (confronto coordinato da Stefano Menichini con il capogruppo al Senato del Pd Luigi Zanda) su Twitter aveva scritto: «Auspico che governo Letta-Berlusconi cada quanto prima,venga sostituito da nuova maggioranza, cancelli il Porcellum e riporti Paese ad urne».

«Trovo insopportabile l'idea che dopo 20 anni siamo ancora inchiodati a parlare delle vicende giudiziarie di Berlusconi. In Italia vige uno stato di diritto e il principio di uguaglianza impone che il cittadino Silvio Berlusconi paghi per i propri reati».

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«Mai Sel è stata così lontana dal Partito democratico perchè il Pd è alleato di Berlusconi e mai come oggi nel Pd quelli più vicini sono quelli che criticano apertamente o che cercano di prendere le distanze dal governo Letta». Ma Renzi segretario – per il quale il governatore ha recentemente speso parole di elogio - potrebbe riavvicinare i due partiti? «Il segretario più lontano dal governo Letta sarà quello più vicino a me», risponde. Il governatore pugliese oggi ha firmato sette dei dodici referendum proposti dai Radicali e tra questi la revisione della destinazione dell'8xmille, l'abrogazione della legge Bossi-Fini, l'abrogazione dell'ergastolo, la revisione del divorzio breve, la limitazione della custodia cautelare ai reati gravi. E prima di firmare conferma ai giornalisti quanto ha twittato: «Il governo Letta si è caratterizzato in termini negativi. È un governo Letta-Berlusconi e auspico che cada quanto prima». In caso di crisi, deve nascere «una nuova maggioranza che faccia poche cose a cominciare dalla cancellazione della vergognosa legge elettorale attuale. Poi si torni a votare».

Secondo il leader comunque «non c'è scritto da nessuna parte» che Letta debba essere reincaricato per un eventuale nuovo governo. E Sel resta contraria: «Che è il governo Letta-Berlusconi - ribadisce -  si è visto in maniera evidente sul decreto Imu, un regalo al berlusconismo e ai suoi sodali. In ogni città ci sono sfrattati che non riescono a pagare l'affitto, il diritto alla casa è fondamentale, ma con il decreto sull'Imu si mette sullo stesso piano tutta la popolazione. È inammissibile che si siano sbloccate risorse per il sollievo dei sodali di Berlusconi».

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