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"Pd non tratti Berlusconi da avversario storico"

"Pd non tratti Berlusconi da avversario storico"

Angelino Alfano

ROMA - Il Pd "non tratti Berlusconi come avversario storico" e chiarisca la sua posizione sul principio di non retroattività penale, perchè "il Popolo della Libertà ha il diritto di conoscere la posizione del Partito Democratico per potere orientare le proprie decisioni". Lo ha dichiarato il segretario del Pdl Angelino Alfano, in merito alla questione della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, dopo la condanna al processo Mediaset. "Abbiamo fornito numerosi pareri di giuristi insigni, personalità neutre e al di là di ogni appartenenza - ha affermato Alfano - che confermano la inapplicabilità al passato della legge Severino. La non retroattività delle misure afflittive è pilastro fondativo di ogni ordinamento democratico e, come tale, inequivocabilmente riconosciuto dalla giurisprudenza europea, dalla Convenzione europea (art. 7) e dalla Costituzione italiana (art. 25). In base a tali precisi riferimenti giuridici, abbiamo chiesto e chiediamo al Partito Democratico una parola chiara su questo principio".

SCHIFANI A PD: "SE VOTO POLITICO, STOP A GOVERNO".  ''Se il voto dovesse trasformarsi in un plotone di esecuzione  - ha detto il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani -, questo sarebbe per noi un fatto politicamente inaccettabile. Se il voto dovesse essere politico, la convivenza sarebbe impossibile''.  "Non intendiamo affatto allungare i tempi - ha proseguito. Abbiamo il diritto alla difesa, che ci viene riconosciuto anche da autorevoli esponenti del partito democratico. La Giunta svolge funzioni giurisdizionali, quindi ha il dovere dell'ascolto e della valutazione delle motivazioni che vengono poste in campo, senza nessuna preclusione politica, perché se si trasformasse in plotone d'esecuzione, questo sarebbe per noi un fatto inaccettabile".

MARONI: "BERLUSCONI TRATTATO COME CRAXI". ''Ho sentito Berlusconi e mi pare molto preoccupato. Mi auguro che tolga il sostegno al Governo, sostenuto da una maggioranza dove c'è un partito, il Pd, che lo sta trattando come all'epoca fu trattato Craxi''. Sono le parole del segretario della Lega Nord Roberto Maroni sulla vicenda della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, dopo la condanna al processo Mediaset. Il segretario della Lega ha detto di augurarsi che la prossima primavera ci siano anche ''le elezioni politiche anticipate'', oltre alle europee e alle amministrative.

GRASSO A PDL: IMPOSSIBILE SOSTITUIRE COMPONENTI IN GIUNTA.  Intato il presidente del Senato ha respinto la richiesta del capogruppo pdl al Senato Renato Schifani di sostituire i membri della Giunta elezioni, chiamati a pronunciarsi sulla decadenza di Silvio Berlusconi. "Il Presidente del Senato - ha affermato Grasso, a seguito delle pressioni dal Pdl formalizzate dal presidente dei senatori Renato Schifani - ha il potere di rinnovare i componenti della Giunta per le elezioni solo in determinati casi, disciplinati dall'Art. 19 del regolamento del Senato, tra i quali certamente non rientra l'espressione di opinioni sulle questioni sottoposte alla valutazione della Giunta e che, nel caso specifico, sono emerse da esponenti di tutte le forze politiche".

Redazione online

martedì, 03 settembre 2013

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