Alfano: "Pd chiarisca su legge Severino" E Schifani chiede cambiamenti in Giunta
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- Pubblicato Martedì, 03 Settembre 2013 20:11
Il segretario del Pdl giudica non retroattivo il provvedimento e dice: "Vogliamo conoscere la posizione del Partito Democratico". Il ministro della Giustizia Cancellieri: "Bisogna rifletterci". Mentre il segretario federale della Lega spinge per la sfiducia al governo: "Mi auguro che il Cavaliere tolga il sostegno". Schifani chiede al presidente del Senato: "Cambi i componenti della Giunta". E poi aggiunge: "Se voto politico difficile andare avanti con governo": Bindi (Pd): "Se caliamo braghe il partito è finito". Il premier Letta: "Governo barcolla, ma non cade"
Angelino Alfano (ansa)VARESE - Il Pdl non ha dubbi. La legge Severino non può essere retroattiva e, per giustificare la tesi vengono addotti pareri "di giuristi insigni, personalità neutre e al di là di ogni appartenenza, che confermano la inapplicabilità al passato della legge Severino". Ecco perché il segretario Angelino Alfano annuncia che "il Popolo della Libertà ha il diritto di conoscere la posizione del Partito Democratico per potere orientare le proprie decisioni. La non retroattività delle misure afflittive - prosegue in una nota - è pilastro fondativo di ogni ordinamento democratico e, come tale, inequivocabilmente riconosciuto dalla giurisprudenza europea, dalla Convenzione europea (art. 7) e dalla Costituzione italiana (art. 25). In base a tali precisi riferimenti giuridici, abbiamo chiesto e chiediamo al Partito Democratico una parola chiara su questo principio".Il dibattito sulla legge Severino. Sull'argomento è intervenuto anche il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: "Personalmente non ravvedo profili di incostituzionalità della legge Severino - ha dichiarato il ministro - ma credo che, se persone di quel livello si sono espresse, come minimo bisogna rifletterci".
Il premier: "Governo non cade". E nonostante le pressioni del Pdl, che continua a paventare la possibilità di una crisi imminente il premier Enrico Letta sembra non temere per le sorti dell'esecutivo: "Il mio governo somiglia molto ai facchini e alla macchina di Santa Rosa, fatica e barcolla ma non cade mai...", dice parlando a margine della cerimonia della macchina di Santa Rosa, a Viterbo.
Maroni chiede a Berlusconi di "staccare la spina". Dalla Lega e da Roberto Maroni invece arriva l'incitamento alla battaglia. E una richiesta a Berlusconi di far cadere il governo Letta. Il governatore della Lombardia racconta: "Ho sentito Berlusconi e mi pare molto preoccupato". E ancora: "Mi auguro che tolga il sostegno al governo, sostenuto da una maggioranza dove c'è un partito, il Pd, che lo sta trattando come all'epoca fu trattato Craxi. Però una decisione spetta a lui, naturalmente", ha aggiunto.Maroni ha anche commentato gli effetti della legge Severino in vista del voto alla giunta delle elezioni al Senato sulla decadenza del Cavaliere, in calendario per il 9 settembre. "La legge va rispettata, ma non può violare i principi cardine dell'ordinamento costituzionale, come il principio della irretroattività della legge penale - ha detto - . Quindi, secondo noi, la legge Severino quando stabilisce il principio di retroattività è incostituzionale". Per questo secondo il segretario federale della Lega, "sarebbe utile il vaglio della Corte Costituzionale, anche se so che ci sono iniziative in corso in questo senso che saranno presentate in giunta elezioni al Senato il 9 settembre".
Domani senatori Pdl riuniti. Intanto il Pdl prova a trovare una soluzione, prima della riunione di giunta 9 settembre, con un'ennesima riunione al vertice. Per domani è stato convocato un incontro al Senato. Il capogruppo, Renato Schifani, ha inviato la comunicazione dell'assemblea a tutti i suoi senatori con la convocazione per le ore 13 nella sala Difesa. All'ordine del giorno un generico 'valutazione della situazione politica' che però comprenderà i temi caldissimi del caso di Silvio Berlusconi. Proprio domani, tra l'altro, alle 13.30 è convocato l'ufficio di presidenza della giunta, presieduta da Dario Stefano, per la programmazione dei lavori e la definizione del calendario della prossima settimana.
Schifani: "Stop governo se voto politico". Se dalla Giunta delle elezioni del
Senato dovesse arrivare "un voto politico che rispecchiasse le distinzioni delle forze in campo, sarebbe impossibile continuare nella convivenza" tra Pd, Scelta Civica e Pdl nella maggioranza che sostiene il governo, ha detto Schifani, al Tg3. E in precedenza aveva sollecitato al presidente del Senato Grasso una sostituzione dei componenti della Giunta: "È di tutta evidenza che la violazione degli elementari principi di riservatezza da parte di alcuni membri della Giunta - che hanno dichiarato come voteranno - richiede la valutazione del Presidente Grasso sulla esigenza di procedere alla loro sostituzione", ha detto. "Nel caso in cui la Giunta per le elezioni del Senato dovesse deliberare di dover procedere alla 'contestazione' della decadenza dalla carica parlamentare di Silvio Berlusconi - ricorda Schifani - dovrà riunirsi in Camera di Consiglio per pronunciarsi.
Pd: "Giunta non è quarto grado". Il Pd intanto insiste sulla linea dura. "Berlusconi è stato condannato dopo tre gradi di giudizio e non si può pensare di trasformare la Giunta in un organo di quarto grado", ha ribadito Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd. "In questi anni - denuncia - abbiamo assistito da parte del Pdl ad una giustizia a geometrie variabili che manteneva come unico punto di equilibrio l'interesse personale di Silvio Berlusconi. È stato così con il dimezzamento dei tempi della prescrizione, con l'ulteriore riduzione prevista nel caso in cui si trattasse di imputato incensurato, o con la riforma Alfano
con l'inoppugnabilità del procedimento in caso di assoluzione dopo il primo grado di giudizio. Tutte situazioni che, guarda caso, riguardavano direttamente Berlusconi".E Rosy Bindi a proposito del voto avverte: "Io dico non solo di non calare le braghe ma neanche le maniche, per essere più chiara dico che se ci fosse qualcuno che fa il furbo, come accaduto per la Presidenza della Repubblica, questa volta finisce anche il Partito Democratico".
References
- ^ governo (www.repubblica.it)
- ^ lega nord (www.repubblica.it)
- ^ legge severino (www.repubblica.it)
- ^ roberto maroni (www.repubblica.it)
- ^ Silvio Berlusconi (www.repubblica.it)