La Stampa - Violante: un partito democratico riconosce diritti anche a Berlusconi
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- Pubblicato Sabato, 31 Agosto 2013 21:12
In una intervista all’Unità il presidente Luciano Violante precisa di non aver mai chiesto di mandare la Severino alla Corte costituzionale ma ha rivendicato il diritto alla difesa esercitato da chiunque, anche da Silvio Berlusconi.
Sempre Violante ha chiarito che qualsiasi decisione spetta alla Giunta delle elezioni.
Ieri, un gruppo di senatori piemontesi del Pd e del PSI ha sottoscritto un appello a sostegno del cosiddetto «lodo Violante» la cui esistenza è stata negata dal presunto autore.
La sensazione è che l’appello, che magari cavalcato dal Pdl, non sortirà alcun effetto.
Un mese di tempo la difesa di Berlusconi l’ha consumato per fare proclami e ricatti. A questo punto le lancette del tempo corrono velocemente, entrò settembre Silvio Berlusconi potrebbe non essere più un senatore.