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Domani l'autopsia sul corpo di Anna F. Scarpati

Giallo Scarpati, Capri Napoli - 10 Gennaio 2013.

La salma della 52enne Anna Francesca Scarpati, trovata senza vita nella sua casa di Capri due giorni fa, è stata trasferita ieri presso l' Istituto di medicina legale del II Policlinico di Napoli, dove domani verrà effettuato l'esame autoptico.

Potrebbe essere proprio l'autopsia a chiarire la dinamica della tragedia in cui, martedì 8 gennaio 2013, ha perso la vita la professionista napoletana, ex medico dell’ospedale Cardarelli residente in Piazza Vittoria.

Un avviso di garanzia è stato ricevuto dal compagno della donna indagato, dopo lungo interrogatorio, intanto per abbandono d' incapace in quanto la vittima vertendo in condizioni disperate non sarebbe stata soccorsa. Le indagini in corso, con l'ausilio del refeto dell'autopsia disposta dalla pm De Luca, faranno luce su tutti i lati oscuri di questo dramma, arrivando alla verltà processuale.
L'anno appena iniziato si inaugura così con l'ennesimo giallo che vede vittima una donna ed indagato un ex ; ed ancora una volta questo avviso di garanzia potrebbe restare l'unico. A questo proposito abbiamo voluto chiedere al Primo Dirigente della Polizia di Stato Francesca Monaldi se nel rinvenimento del cadavere di una donna ci sia o meno sin da subito una elevata percentuale di probabilità che porti gli inquirenti a privilegiare la pista del compagno o del marito omicida, al di là di eventuali precedenti. “C'è una maggiore probabilità – spiega la dottoresa Monaldi – come poi emerge a volte (definitivamente ndr) al terzo grado di giudizio, ma da un punto di vista squisitamente investigativo il nostro codice impone di raccogliere anche quelli che sono gli elementi a favore, se non altro a conferma di una condanna certa; bisogna sempre fare un' attività investigativa a 360 gradi - aggiunge la Monaldi - ed è sbagliato preferire una pista più di un'altra, certo è che nell'ambito di un'attività investigativa, in linea generale, se c'è anche una serie di bugie dette dagli interrogati la probabilità aumenta arricchendo l'attività investigativa di elementi validi”. A tutela dell'indagato questo blog preferisce non pubblicare il nome, né le iniziali, del sospettato in questa fase d'inchiesta di cui è titolare la magistrata C. De Luca.
La vittima, analogamente ad altri casi finiti in tragedia, era stata oggetto di atti persecutori da parte dell'ex, lo stesso oggi indagato, già ammonito dalla questura come previsto dall'articolo 612bis del cp, che purtroppo non prevede l'irrevocabilità della denuncia.
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