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Appello bis, per Amanda Knox e Raffaele Sollecito il verdetto è: colpevoli.

Firenze - Alle 22.00 di oggi, 30 gennaio 2014, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati condannati, rispettivamente a 28 anni e sei mesi di reclusione l'una e a 25 anni l'altro, per aver ucciso la 22enne studentessa inglese Meredith Kercher nella notte tra l'1 e il 2 novembre 2007. La vittima era una studentessa del Progetto Erasmus proveniente dall''Università di Leeds, Inghilterra, dove frequentava il corso di laurea in Studi Europei.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito già condannati a 26 e 25 anni di carcere in primo grado, vollero impugnare la sentenza e ricorrere in appello per essere scagionati. Il 4 ottobre 2011, in 2° grado, i due giovani furono assolti per non aver commesso il fatto, ma dopo l'annullamento del verdetto di assoluzione il 26 marzo 2013 da parte della Suprema Corte di Cassazione, oggi la Corte d'assise d'appello di Firenze ha aumentato la loro pena. Il presidente della Corte, Alessandro Nencini, emettendo il verdetto d'appello bis, il 4° giudizio sul caso, ha inoltre condannato i due imputati al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni alle parti civili che ammontano a 12.650 euro per Patrick Lumumba, vittima di calunnia e indicato da Amanda Knox come l'assassino, 4.500 per la proprietaria della casa di via della Pergola a Perugia dove fu commesso il delitto, 11mila euro pro capite per i fratelli della ragazza ammazzata nel 2007, Stephanie e Lyle presenti alla lettura della sentenza, e 15mila euro a testa per la mamma e il papà della vittima.

L'avvocato difensore di Sollecito, Giulia Bongiorno, uscendo dal Tribunale di Firenze, alla fine di questa lunga ed estenuante giornata anche per tutti gli addetti ai lavori, ha commentato il verdetto annunciando un nuovo ricorso: "Impugneremo questa sentenza e andremo in Cassazione" ha dichiarato ai cronisti.

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