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25 novembre 2020 - Giornata Mondiale della Coscienza di Genere

Il 25 novembre è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.  E questo, ormai, lo abbiamo capito.

L' Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il problema di proporzioni globali enormi. Si tratta di violenze non sempre o solo fisiche, ma anche verbali, morali, psicologiche: l' ’atto sistematico della sopraffazione (il femminicidio) che genera danni biologici seri, quantificabili e purtroppo irreversibili con il ripetersi degli eventi stressogeni.

Com' è andata nel 2020 ?  L'ultimo Dossier Viminale riporta che durante il l
ockdown 9 marzo - 3 giugno la percentuale di morte ammazzate sul totale degli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo è del 69,8%. Diamo i numeri. Nell'intero periodo emergenza COVID-19 sale al 75,9% la percentuale di vittime donne di omicidi in ambito familiare/affettivo.

Testosterone e follia ? Neuropsicoendocrinologia e omicidi, ma non solo. Gli assassini sono spesso soggetti con disturbi della personalità non curati, paranoici, antisociali ... soggetti psicotici in contesti sociosanitari che non riescono a tamponare il fenomeno, anche perché di frequente coperto da parentele reticenti, omertose per interessi vari o per il pudore di uno stigma sociale oggi in verità sempre più desueto e anacronistico, fino poi allo sgomento dinanzi alle tragedie annunciate.

La statistica evidenzia come i colpevoli di tali delitti sulla donna siano in gran parte affetti da disturbi dello spettro psicotico e da patologie borderline, bene inquadrate nel DSM-5, tra cui il disturbo bipolare indotto da sostanze. La prevenzione, dunque, risulta  l'unico strumento imprescindibile per ridurre il tasso di mortalità, attraverso l'individuazione delle manifestazioni a rischio e dei maschi violenti. Riconoscere i comportamenti di un sociopatico come tipici è il primo step: si tratta di un soggetto che si "sazia" prevaricando colei che intende piegare o spezzare, "annientandone l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico". Attenzione quindi ai campanelli d'allarme di fronte a condotte borderline che sfociano frequentemente negli omicidi, delitti riportati in percentuale dati, ma che rappresentano soltanto la punta dell'iceberg, ovvero di un
sommerso sconfinato che può precedere di anni le più famose news di cronaca nera. 

La violenza sulle femmine della specie umana, ribadiamolo, è trasversale, esiste a casa del dirigente come dell'impiegato o del disoccupato e non esclude la complicità di soggetti dai profili psicopatologici/criminologici spesso intimamente connessi. 

Quello che le donne a rischio devono fare è capire di esserlo e sottrarsi immediatamente, ma senza isolarsi.

Fidarsi di sé stesse.

Scegliere rapporti costruttivi e rispettosi dell'altrui dignità.

Prevenire registrando il ripetersi, costante nel tempo, di violenze anche solo verbali all'inizio. Scavalcare con calma e determinazione i microcosmi in cui le violenze vengono ignorate, imparando a riconoscerle per chiedere aiuto precocemente e nei modi più efficaci.

Considerare la prevenzione un dovere, non solo un proprio diritto.

Cautelarsi con tutti i mezzi opportuni, senza alcuna paura. Evitare conflitti verbali e fisici. Lasciare i partner violenti senza bisogno di alcuna spiegazione, allontanarsi e basta, evitando assolutamente ultimi appuntamenti.

Contro la violenza occorre dunque la coscienza di genere, che si promuove isolando, quando non reclutabili, gli indifferenti a qualunque ceto sociale appartengano, trasversalmente, squalificando gli ignavi, gli omertosi, corresponsabili di moltissime violenze e, quando peggio, di morti annunciate. 

La violenza di un genere sull'altro, che vede vittime le donne, è una pandemia persistente e dilagante per cui non esistono mascherine o tempestivi vaccini mondiali, ma gli anticorpi assolutamente sì.

E allora ripetiamolo oggi, a fine 2020, ancora di più: questo " problema di salute di proporzioni globali enormi " si contrasta responsabilizzando i singoli, come emerge dalle linee guida internazionali, e parlando alle coscienze della gente, senza però spettacolarizzare le tragedie alimentandone il mercato ... con l'effetto contrario.

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